Difference: leggi qui la recensione di "Effecinque".
“Effecinque” è il nuovo album dei Differènce, uscito a distanza di tre anni dal precedente, omonimo disco. Dieci canzoni che il duo ha definito dirty pop legate da un unico concept incentrato sul tema della presa di coscienza di una storia che finisce.
“Effecinque” è il nuovo album dei Differènce, in uscita a tre anni di distanza dal precedente “Agosto divide”.
Maurizio Lollobrigida ed Enrico Strina tornano con dieci pezzi che spaziano dallo stoner al rock venato di heavy blues, raffinando la tendenza alternativa ormai consolidata nel corso degli anni. “Effecinque” riprende quindi in mano quanto fatto fin qui dal duo portandolo ad un livello di essenzialità ancora maggiore. I riferimenti principali in termini di suono sono i Death From Above, per ovvi motivi, ma anche i Japandroids, i Placebo, i QOTSA e i nostri FASK. Questo per dire che i Differènce sanno suonare pesante ma sono perfettamente in grado di proporre melodie che funzionano bene anche all’orecchio meno abituato ad ambienti sonori così aggressivi. Dal lato contenutistico invece il nuovo lavoro è un concept album. Tema principale del disco è ciò che succede dopo una separazione: .
… la presa di coscienza di una storia che finisce e di una convivenza andata male, il peso di una casa che prima era condivisa e che adesso viene riempita da una sola persona: una libertà che in realtà è un insieme di percorsi obbligati. Effecinque è quel premere il tasto “aggiorna” sulla tastiera del proprio computer, un processo lungo e che avviene soltanto dopo aver elaborato montagne di pensieri e milioni di input mentali.
Il tutto condensato in dieci pezzi.
Si parte dall’alternative dell’interessante titletrack, chiamata in questo caso anche ad aprire il disco e impstare l'imprinting, allo stoner dai toni grunge di “Lenzuola”, passando per i momenti più riflessivi (per modo di dire), “Non aprire quella bocca”, pezzo dall’incedere assolutamente Sabbathiano, e “Se tu non lo sapessi”. La chiusura spetta al pezzo più acido del lotto, non a caso anche il più lungo in scaletta. “Resina XL” è una cavalcata stile Kyuss ma dai contorni prog (con quel basso alla Tool… ) che non lascia troppo spazio alle interpretazioni. Un pezzo, quadrato, arcigno, in cui i Differènce sfogano, molto semplicemente, tutta la loro voglia di suonare. Un finale sincero, degno di un disco altrettanto sicncero, che non nasce per piacere a tutti ma che in questa sua integrità portata avanti a colpi di distorsioni trova la sua dimensione ideale. La vecchia scuola che non passa mai di moda. .
Utilizza solo immagini e fotografie rese disponibili a fini promozionali
(“for press use”) da case discografiche, agenti di artisti e uffici stampa.
Usa le immagini per finalità di critica ed esercizio del diritto di
cronaca, in modalità degradata conforme alle prescrizioni della legge
sul diritto d'autore, utilizzate ad esclusivo corredo dei propri
contenuti informativi.
Accetta solo fotografie non esclusive, destinate a utilizzo su testate
e, in generale, quelle libere da diritti.
Pubblica immagini fotografiche dal vivo concesse in utilizzo da
fotografi dei quali viene riportato il copyright.
È disponibile a corrispondere all'avente diritto un equo compenso in
caso di pubblicazione di fotografie il cui autore sia, all'atto della
pubblicazione, ignoto.
Segnalazioni
Vogliate segnalarci immediatamente la eventuali presenza di immagini non
rientranti nelle fattispecie di cui sopra, per una nostra rapida
valutazione e, ove confermato l’improprio utilizzo, per una immediata
rimozione.