Les Enfants: leggi qui la recensione del nuovo "Isole"
Dopo la pubblicazione tra il 2012 e 2013 dei primi due EP e la partecipazione alla fase finale di X Factor 10, i Les Enfants tornano con tanto atteso disco d'esordio.
ISOLE è un esperimento, un’esplorazione di nuovi mondi sonori e ritmici, è incontro e confronto con altre visioni musicali. ISOLE siamo noi lontani ma vicini, è parlarsi senza ascoltarsi, è aspettare di vivere. ISOLE è il posto perfetto dove rifugiarsi, dove scappare. ISOLE è bisogno di restare da soli, è richiesta di aiuto. ISOLE sono i brani del nostro primo disco, ogni Isola ha un mondo suo, è unica e diversa dalle altre. ISOLE è elettronico e rock, è synth e chitarre. ISOLE è il nostro primo disco e il frutto di tre anni di esperienze, concerti, collaborazioni. ISOLE è un Miracolo dopo una lunga notte persi in mare.
Io sono un grande fan dei MasCara, band di cui ho avuto più volte occasione di parlare qui su Rockol.
MasCara, band milanese tanto quanto i Les Enfants, con i quali questi ultimi condividono la passione per il pop sintetico e dalla melodia diretta e senza fronzoli. Mettiamoci che poi qualcosa del cantato di Marco Manini mi ricorda effettivamente quello di Fusaro e la combo è servita. Nel senso che se i MasCara mi hanno sempre convinto arrivando a ritenere la loro portata pop fin troppo sottovalutata, i Les Enfants di “Isole” hanno addosso la stessa identica carica pop, declinata però in modo più minimale. Il già citato Manini (voce, batteria), Francesco Di Pierro (chitarra), Umberto Del Gobbo (farfisa, synth, chitarra, metallofono) e Michele Oggioni (basso) hanno messo in piedi un disco in sottrazione, miscelando pochi tocchi sintetici che tratteggiano pezzi dal sapore anni Ottanta ma dall’impatto (sound) sicuramente attuale. Pezzi belli compatti, prodotti con cura e gusto e in grado di battersi per uno spazio radiofonico di livello. “Isole” è un lavoro molto diretto, che non ha bisogno di un reale periodo di apprendimento dal lato sonoro, ma che riserva poi qualche sorpresa da quello contenutistico. Testi densi, raffinati e interpretati con la giusta carica emotiva, fanno degli otto pezzi in scaletta una cosa sola, legando molto bene un impianto sonoro fatto appunto di pochi elementi messi sempre al posto giusto. Forma e sostanza.
Prodotto da Giuliano Dottori, mixato dal solito ineccepibile Matteo Cantaluppi (guarda caso…), e masterizzato dall’onnipresente Giovanni Versari, “Isole” è il primo disco dei Les Enfants, pubblicato a ben cinque anni dagli esordi, e, come tale, si ritrova ad essere ben più avanti di quello che di solito questi dischi sono.
Un disco di una band già formata e matura e che, soprattutto, suona benone.
Utilizza solo immagini e fotografie rese disponibili a fini promozionali
(“for press use”) da case discografiche, agenti di artisti e uffici stampa.
Usa le immagini per finalità di critica ed esercizio del diritto di
cronaca, in modalità degradata conforme alle prescrizioni della legge
sul diritto d'autore, utilizzate ad esclusivo corredo dei propri
contenuti informativi.
Accetta solo fotografie non esclusive, destinate a utilizzo su testate
e, in generale, quelle libere da diritti.
Pubblica immagini fotografiche dal vivo concesse in utilizzo da
fotografi dei quali viene riportato il copyright.
È disponibile a corrispondere all'avente diritto un equo compenso in
caso di pubblicazione di fotografie il cui autore sia, all'atto della
pubblicazione, ignoto.
Segnalazioni
Vogliate segnalarci immediatamente la eventuali presenza di immagini non
rientranti nelle fattispecie di cui sopra, per una nostra rapida
valutazione e, ove confermato l’improprio utilizzo, per una immediata
rimozione.