Articoli - 08/01/1998
Torna dal vivo a New York Rakim, maestro del rap anni ’80: ma non convince del tutto
Era una delle prime date dal vivo di Rakim a New York City successive alla pubblicazione del suo nuovo album “The 18th letter”, il primo da solista dopo lo scioglimento del duo Eric B. & Rakim, avvenuto quattro anni fa. Il rapper si è ripresentato in pubblico aprendo lo show con uno dei suoi classici della passata produzione “Microphone fiend”, e facendolo seguire poi da brani più recenti come "Guess who's back" e "The 18th letter": ma qualcosa sembra non aver funzionato a perfezione.
Di fatto il pubblico non ha ballato, forse sin troppo sorpreso e incredulo nel ritrovarsi di fronte l’eroe di una gloriosa stagione rap, e alla fine il concerto è scivolato via senza eccessive sorprese, anche se hits come "Follow the leader" e "Paid in full" sono comunque riusciti ad eccitare in qualche modo la folla. Alla fine del concerto sono poi arrivate “In the ghetto," "Let the rhythm hit'em" e "Know the ledge", altri guizzi di vitalità in uno show un po’ troppo “scarico”. Per Rakim, oltre al massimo rispetto dei newyorkesi, anche qualcosa da rivedere.
Di fatto il pubblico non ha ballato, forse sin troppo sorpreso e incredulo nel ritrovarsi di fronte l’eroe di una gloriosa stagione rap, e alla fine il concerto è scivolato via senza eccessive sorprese, anche se hits come "Follow the leader" e "Paid in full" sono comunque riusciti ad eccitare in qualche modo la folla. Alla fine del concerto sono poi arrivate “In the ghetto," "Let the rhythm hit'em" e "Know the ledge", altri guizzi di vitalità in uno show un po’ troppo “scarico”. Per Rakim, oltre al massimo rispetto dei newyorkesi, anche qualcosa da rivedere.