22/02/1999
Sanremo, critiche dai cantanti in gara

"Il Giorno" riporta la diffidenza di Alex Britti per il meccanismo della giuria. «Siccome tutti hanno amicizie nella giuria di addetti ai lavori, il rischio è che le valutazioni siano in qualche modo influenzate dalle conoscenze. Paradossalmente forse era meglio quanto di giudicavano le giurie popolari, anche a rischio di veder premiato il vestito o il taglio di capelli piuttosto che la canzone».
Sul "Corriere della Sera", accanto a un articolo sulle sfortune dei vincitori passati Jalisse e Minetti (vedi anche la sezione "Dalla stampa" di Rockol), altre rimostranze da parte di Nino D’Angelo e Gianluca Grignani. Il primo fa notare che «Tutti parlano dello spettacolo, di Fazio e degli ospiti, ma l’italiano medio non ha la più pallida idea del cast dei cantanti. (...) Ero convinto che la Casta si chiamasse Casta Dulbecca. E non capivo perché avesse tanto spazio sui giornali mentre nessuno parla di me e dei miei colleghi».
Pare anche che lo "speciale" Tg1 condotto da Vincenzo Mollica e Lamberto Sposini, che aveva lo scopo di presentare i cantanti in gara, abbia registrato un po’ di tensione. «Ci siamo trovati sul palco della sala stampa con la platea occupata solo dai due giornalisti - spiega Grignani - Al solito ci siamo trovati "in cattedra", ma nella sgradevole condizione di essere giudicati. Anzi, pregiudicati».
Sul "Corriere della Sera", accanto a un articolo sulle sfortune dei vincitori passati Jalisse e Minetti (vedi anche la sezione "Dalla stampa" di Rockol), altre rimostranze da parte di Nino D’Angelo e Gianluca Grignani. Il primo fa notare che «Tutti parlano dello spettacolo, di Fazio e degli ospiti, ma l’italiano medio non ha la più pallida idea del cast dei cantanti. (...) Ero convinto che la Casta si chiamasse Casta Dulbecca. E non capivo perché avesse tanto spazio sui giornali mentre nessuno parla di me e dei miei colleghi».
Pare anche che lo "speciale" Tg1 condotto da Vincenzo Mollica e Lamberto Sposini, che aveva lo scopo di presentare i cantanti in gara, abbia registrato un po’ di tensione. «Ci siamo trovati sul palco della sala stampa con la platea occupata solo dai due giornalisti - spiega Grignani - Al solito ci siamo trovati "in cattedra", ma nella sgradevole condizione di essere giudicati. Anzi, pregiudicati».
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