
Sarà forse banale specificarlo, ma le cose stanno proprio così: "Sono una ragazza che si sta affacciando sul 'Mondo delle donne': inevitabile, quindi, che certi argomenti mi tocchino particolarmente. Penso al tema - purtroppo attualissimo - della violenza, ma anche di quello dell'anoressia: ricordo la campagna di sensibilizzazione che fecero a tal proposito qualche tempo fa, e vedere come possa ridursi il corpo di una donna mi ha fatto venire i brividi". Ma c'è poco di astratto nel "mondo" di Anna: "Ci sono le centinaia di mail che mi spediscono le mie fan, spesso purtroppo afflitte da problemi del genere. Ci sono ragazze con disordini alimentari che trovano il coraggio di aprirsi solo davanti alla tastiera di un pc, che mi scrivono e mi fanno partecipe delle loro sofferenze: tutto questo è finito nell'album". Non c'è solo sofferenza, però, in "Nel mondo delle donne", nei negozi dopodomani, venerdì 28 novembre (vedi News): il primo singolo, "Profumo di mamma", fa cenno con tenerezza al tema della maternità... "Ma non c'è nulla di personale", dice lei, "Perché se fossi in dolce attesa non farei parlare una canzone in mia vece. In un periodo di crisi, di recessione come questo, canto un inno alla vita, alla cosa più bella e buona che ci sia: la maternità. E, nello specifico, ho pensato ad una mia amica, che dopo dieci anni di tentativi è finalmente riuscita a concepire...". Sensibile alla maternità e ai problemi delle donne, cosa pensa Anna della controversa legge 194 sull'interruzione di gravidanza? "Non saprei, è lontana dai miei valori, che vedono nella vita la cosa più sacra. Considero una scelta del genere come un omicidio, ma capisco che ogni caso di interruzione sia dolorosamente diverso, e che meriti di essere valutato singolarmente...". Dal punto di vista prettamente musicale, ti sei affidata al tuo staff o hai cercato di dire la tua sulla produzione dell'album? "Da Gigi (D'Alessio, suo compagno nonché produttore del disco) a Adriano (Pennino), il team che lavora con me è di altissimo livello: non ho avuto nessun timore, quindi, a mettermi nelle loro mani. Certo, sui cantati dicevo la mia, ma sul resto, diciamo, mi sono 'fidata'". In attesa del tour, che prenderà il via in primavera, c'è qualche collega che - donna come lei - ammiri particolarmente per il suo coraggio, la sua onestà e integrità artistica? "In Italia sono talmente poche le donne nel mondo della musica, che ognuna di loro merita profondissimo rispetto e sincera ammirazione".
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