Usher, a quattro anni di distanza da quel “Confessions” che sbancò le chart, torna con un botto nelle classifiche statunitensi. Il suo nuovo “Here I stand” infatti vende 433.000 copie nel corso della prima settimana, va ovviamente al numero uno e diventa il secondo disco del 2008, subito dopo i 463.000 pezzi smerciati da “E=MC2” di Mariah Carey, ad aver più venduto durante i primi sette giorni. “Confessions” debuttò con 1.096.000 copie e rimase sul trono per ben nove settimane, diventando l’album più venduto del 2004 negli USA. Entra sulla piazza d’onore la colonna sonora del film “Sex and the city”, poco amato dalla critica ma accolto molto favorevolmente dal pubblico. Astrale però la distanza che separa il soundtrack, sul quale compaiono artisti vari da Nina Simone ai Run-D.M.C., dal primo della fila: “Sex and the city” infatti si ferma a quota sessantaseimila. L’omonimo dei 3 Doors Down scende dal vertice assoluto al numero tre; scende anche, dal due al quattro, “II trill” del rapper Bun B. Completa la Top 5 “Spirit” di Leona Lewis, che aggiunge al carniere altre 39.000 copie. Nella parte inferiore della Top 10 è da registrare una sola nuova entrata: sulla nona tacca arriva “Lay it down” di Al Green. Per il sessantaduenne cantante R&B-soul che ebbe successo negli anni Settanta si tratta del miglior posizionamento da “I’m still in love with you”, numero 4 nel 1972. Nel resto della Top 50 vi sono solamente due altri esordi. Si tratta di “Bring ya to the brink” di Cyndi Lauper, numero 41, e di "The dutchess: the deluxe E.P." di Fergie, numero quarantasei.
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