Nome artista: Peter Kernel
Luogo di provenienza: Bellinzona (Svizzera)
Anno di formazione: 2005
Indirizzo Myspace: http://www.myspace.com/peterkernel
Canzone: "In Case"
Prima o poi capita a tutti di pensare al proprio funerale: la cerimonia, il carro funebre, le persone accorse a renderci l’estremo saluto. Un’immagine di questo genere deve essere piombata nella testa dei Peter Kernel, quartetto svizzero-canadese (formato da Aris, Barbara, Däwis e Anita), che non disdegna l’Italia. “How to perform a funeral” (2008) infatti, è l’album d’esordio di una band caratterizzata da un gusto deliziosamente esplicito per le atmosfere darkeggianti, ben amalgamato a componenti più tradizionali, quali l’indie sofisticato e qualche accenno velatamente post-rock. Un suono interessante e immaginifico. Spulciando tra le righe della biografia del gruppo sullo space o sul sito ufficiale della band (www.peterkernel.com), non risulta strano quindi trovare diversi riferimenti al mondo del cinema, palesemente citato nel modo di fare musica, negli arrangiamenti e nello stile stesso della band. Musiche per film muti e potenziali colonne sonore di momenti di vita. L’attimo fotografato dai Peter Kernel è quello di passaggio da una realtà quasi casalinga al mondo musicale mainstream, in cui si sente prepotente la necessità di farsi capire, di esprimersi mantenendo intatta la propria natura. Un passaggio che necessita di un funerale in grande stile, polaroid di uno stato emotivo da cristallizzare. Ecco allora pezzi come “I counted them to die properly”, in cui la passione per il racconto attraverso le immagini prende forma in musica, immagini scure e dettagliate, ricche di pathos e tristezza. Anti pop come la dicitura che campeggia sullo space, vero e proprio manifesto programmatico. Stesso discorso per la bella “He’s a heartattack”, e per “In case”, il primo singolo estratto dall’album: momenti bui che si alternano a schiarite melodiche di forte impatto, costellate da sfoghi aggressivi vagamente punk. Anche per questo non credo sentiremo tanto presto i Peter kernel commentare musicalmente una vera cerimonia funebre. Nel frattempo vale la pena però goderseli nel mondo dei vivi.
(Marco Jeannin)
Per ascoltare il brano "In Case" dei Peter Kernel andate sulla nostra pagina di Myspace: http://www.myspace.com/rockol_it. Qui potete anche mandarci un messaggio, segnalando la vostra band per la rubrica “Dallo spazio”.
Luogo di provenienza: Bellinzona (Svizzera)
Anno di formazione: 2005
Genere: Alternative/ Post-Rock/Indie
Indirizzo Myspace: http://www.myspace.com/peterkernel
Canzone: "In Case"
Prima o poi capita a tutti di pensare al proprio funerale: la cerimonia, il carro funebre, le persone accorse a renderci l’estremo saluto. Un’immagine di questo genere deve essere piombata nella testa dei Peter Kernel, quartetto svizzero-canadese (formato da Aris, Barbara, Däwis e Anita), che non disdegna l’Italia. “How to perform a funeral” (2008) infatti, è l’album d’esordio di una band caratterizzata da un gusto deliziosamente esplicito per le atmosfere darkeggianti, ben amalgamato a componenti più tradizionali, quali l’indie sofisticato e qualche accenno velatamente post-rock. Un suono interessante e immaginifico. Spulciando tra le righe della biografia del gruppo sullo space o sul sito ufficiale della band (www.peterkernel.com), non risulta strano quindi trovare diversi riferimenti al mondo del cinema, palesemente citato nel modo di fare musica, negli arrangiamenti e nello stile stesso della band. Musiche per film muti e potenziali colonne sonore di momenti di vita. L’attimo fotografato dai Peter Kernel è quello di passaggio da una realtà quasi casalinga al mondo musicale mainstream, in cui si sente prepotente la necessità di farsi capire, di esprimersi mantenendo intatta la propria natura. Un passaggio che necessita di un funerale in grande stile, polaroid di uno stato emotivo da cristallizzare. Ecco allora pezzi come “I counted them to die properly”, in cui la passione per il racconto attraverso le immagini prende forma in musica, immagini scure e dettagliate, ricche di pathos e tristezza. Anti pop come la dicitura che campeggia sullo space, vero e proprio manifesto programmatico. Stesso discorso per la bella “He’s a heartattack”, e per “In case”, il primo singolo estratto dall’album: momenti bui che si alternano a schiarite melodiche di forte impatto, costellate da sfoghi aggressivi vagamente punk. Anche per questo non credo sentiremo tanto presto i Peter kernel commentare musicalmente una vera cerimonia funebre. Nel frattempo vale la pena però goderseli nel mondo dei vivi.
(Marco Jeannin)
Per ascoltare il brano "In Case" dei Peter Kernel andate sulla nostra pagina di Myspace: http://www.myspace.com/rockol_it. Qui potete anche mandarci un messaggio, segnalando la vostra band per la rubrica “Dallo spazio”.
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