Amy Winehouse, come anticipato questa mattina da Rockol, ha dominato
la cinquantesima edizione dei Grammy Awards. Andata in scena via
satellite quando a Londra erano le quattro di notte, la diva soul-jazz,
che sta completando una dura terapia antidroga in una clinica
londinese, ha affrontato "You know I'm no good" e alla fine le è stato
riferito che aveva vinto il premio "Disco dell'anno". Amy è stata
festeggiata dal gruppo e poi anche dai suoi genitori. La cantante, che
ha eseguito anche "Rehab" e ha dedicato la sua performance al marito
Blake e alla zona di Londra colpita dall'incendio dell'altro giorno, ha
vinto ben cinque Grammy: con "Disco dell'anno" la tribolata chanteuse
si è portata a casa anche i riconoscimenti per "Best new artist", "Song
of the year", "Pop vocal album" e "Female pop vocal performance". Nella
sesta categoria in cui aveva ricevuto una nomination, "Album
dell'anno", il premio è invece andato ad Herbie Hancock per "River: the
Joni letters".
L'esibizione di Amy e il duetto Tina Turner-Beyoncé sono stati probabilmente gli spunti più interessanti della serata di Los Angeles. La Turner, il cui ultimo tour risale al dicembre 2000, è parsa in forma quasi più strepitosa di Beyoncé: tra le due, 42 anni di differenza. L'inedito duo ha grintosamente affrontato, come alcuni erano riusciti a prevedere, "Proud Mary". Alla fine tutti in piedi per rendere omaggio alle cantanti. Kanye West, che in tante altre premiazioni era rimasto uccellato, stavolta non può lamentarsi perché ha lasciato il teatro con quattro premi; tra essi, l'importante "Best rap album" per "Graduation". Tre premi sono andati a Bruce Springsteen, tra i quali "Best rock song" per "Radio Nowhere", due a Carrie Underwood, riconoscimenti anche a White Stripes, Justin Timberlake e Mary J.Blige.
L'esibizione di Amy e il duetto Tina Turner-Beyoncé sono stati probabilmente gli spunti più interessanti della serata di Los Angeles. La Turner, il cui ultimo tour risale al dicembre 2000, è parsa in forma quasi più strepitosa di Beyoncé: tra le due, 42 anni di differenza. L'inedito duo ha grintosamente affrontato, come alcuni erano riusciti a prevedere, "Proud Mary". Alla fine tutti in piedi per rendere omaggio alle cantanti. Kanye West, che in tante altre premiazioni era rimasto uccellato, stavolta non può lamentarsi perché ha lasciato il teatro con quattro premi; tra essi, l'importante "Best rap album" per "Graduation". Tre premi sono andati a Bruce Springsteen, tra i quali "Best rock song" per "Radio Nowhere", due a Carrie Underwood, riconoscimenti anche a White Stripes, Justin Timberlake e Mary J.Blige.