Credits: Rockol
IGN, testata online del gruppo ADNKronos, riporta lo sfogo di Riccardo Maffoni, il cantautore bresciano che lo scorso anno vinse nella categoria Giovani il Festival di Sanremo. ''Pochi giorni prima della scadenza per la domanda di partecipazione al Festival mi è stato detto che la Warner aveva deciso di non presentarmi a Sanremo; ho pensato che fosse assurdo, del resto la cosa più ovvia che una casa discografica può fare è iscrivere a Sanremo un suo artista, a maggior ragione se questo ha vinto l'anno precedente la categoria giovani'' (ricordiamo che non è più automatica la consuetudine che il vincitore fra i Giovani partecipi ‘di diritto’ all’edizione successiva del Festival).
Alberto Cusella di Warner Music ha dichiarato: ''Riccardo Maffoni non è stato presentato al Festival perché visti i nomi dei big in circolazione, di grandissima rilevanza nazionale, non ce la siamo sentita di farlo''. ''Mi hanno detto che avevano parlato di me a Pippo Baudo, più di una volta, e che lui, mostrando comunque stima per il mio modo di scrivere, non mi riteneva un personaggio idoneo al Festival, non mi riteneva ‘televisivo’'', ribatte Maffoni, che aggiunge: ''Mi è stato detto che dopo il Festival la promozione ha faticato a lavorare perché questo mio non essere ‘televisivo’ non ha aiutato le cose. Mi è stato detto che sono una persona fuori dalla norma, che il mio modo di scrivere è fuori dalla norma, che non ci sono, che vivo in un mondo tutto mio, che sono una persona fragile''. Cusella ribatte: ''Per quanto mi risulti non c’è stato nessun colloquio in questo senso da parte della mia casa discografica nei confronti di Maffoni; noi facciamo musica, non tv''.
Ma il cantautore continua: ''Non sono più il Riccardo Maffoni di ‘Sole negli occhi’, ed essere sul palco di Sanremo quest’anno poteva essere l’inizio del mio cammino artistico; ma, evidentemente, non è questo quello che pensavano i miei discografici. Così alla fine ho deciso di mandare i pezzi da solo''.
Infatti Maffoni ha inviato alcuni brani alla commissione artistica, che sta lavorando con Pippo Baudo alla selezione delle 20 canzoni che parteciperanno al Festival del 2007 (l’elenco degli ammessi dovrebbe essere comunicato venerdì 5 gennaio). ''Andare a Sanremo per me sarebbe l’unico modo per dimostrare quello che sono veramente, quello che so fare, a me stesso, ai miei discografici, a Pippo Baudo, alla gente'', conclude Maffoni”.
Al di là delle modalità della vicenda, restano i fatti puri e semplici: Maffoni non è stato presentato dalla Warner a Sanremo, come del resto era nelle facoltà della casa discografica che evidentemente ha tenuto in (legittima) considerazione, oltre alle potenzialità di Maffoni e delle sue nuove canzoni - che dovrebbe aver ascoltato e valutato - anche altre strategie festivaliere. E’ comprensibile la delusione del giovane cantautore, del quale si ricorda con simpatia la laconicità con cui lo scorso anno, nella sala stampa dell’Ariston, commentò la notizia della sua vittoria. Semmai ci si domanda come mai non sia stato possibile dirimere il disaccordo in tempi utili: allo stato delle cose, le dichiarazioni di Maffoni suonano intempestive - si presume che il cantautore sapesse già da tempo che la Warner non l’avrebbe presentato al Festival - e probabilmente “fuori tempo massimo”. A meno che l’iniziativa “indipendente” di Ricky non serva a suscitare nel direttore artistico del Festival il desiderio di dimostrarsi a sua volta “indipendente” dalle strategie della discografia. Certo, molto dipende dalla qualità delle canzoni presentate da Maffoni, che non abbiamo potuto ascoltare. Ma se Baudo decidesse di invitare Ricky Maffoni fra i big del Festival 2007, quale sarebbe la reazione della Warner, e come si svilupperebbero i futuri rapporti fra l’artista e quella che al momento è a tutti gli effetti la sua etichetta discografica (il suo contratto prevede ancora un album)?
Alberto Cusella di Warner Music ha dichiarato: ''Riccardo Maffoni non è stato presentato al Festival perché visti i nomi dei big in circolazione, di grandissima rilevanza nazionale, non ce la siamo sentita di farlo''. ''Mi hanno detto che avevano parlato di me a Pippo Baudo, più di una volta, e che lui, mostrando comunque stima per il mio modo di scrivere, non mi riteneva un personaggio idoneo al Festival, non mi riteneva ‘televisivo’'', ribatte Maffoni, che aggiunge: ''Mi è stato detto che dopo il Festival la promozione ha faticato a lavorare perché questo mio non essere ‘televisivo’ non ha aiutato le cose. Mi è stato detto che sono una persona fuori dalla norma, che il mio modo di scrivere è fuori dalla norma, che non ci sono, che vivo in un mondo tutto mio, che sono una persona fragile''. Cusella ribatte: ''Per quanto mi risulti non c’è stato nessun colloquio in questo senso da parte della mia casa discografica nei confronti di Maffoni; noi facciamo musica, non tv''.
Ma il cantautore continua: ''Non sono più il Riccardo Maffoni di ‘Sole negli occhi’, ed essere sul palco di Sanremo quest’anno poteva essere l’inizio del mio cammino artistico; ma, evidentemente, non è questo quello che pensavano i miei discografici. Così alla fine ho deciso di mandare i pezzi da solo''.
Infatti Maffoni ha inviato alcuni brani alla commissione artistica, che sta lavorando con Pippo Baudo alla selezione delle 20 canzoni che parteciperanno al Festival del 2007 (l’elenco degli ammessi dovrebbe essere comunicato venerdì 5 gennaio). ''Andare a Sanremo per me sarebbe l’unico modo per dimostrare quello che sono veramente, quello che so fare, a me stesso, ai miei discografici, a Pippo Baudo, alla gente'', conclude Maffoni”.
Al di là delle modalità della vicenda, restano i fatti puri e semplici: Maffoni non è stato presentato dalla Warner a Sanremo, come del resto era nelle facoltà della casa discografica che evidentemente ha tenuto in (legittima) considerazione, oltre alle potenzialità di Maffoni e delle sue nuove canzoni - che dovrebbe aver ascoltato e valutato - anche altre strategie festivaliere. E’ comprensibile la delusione del giovane cantautore, del quale si ricorda con simpatia la laconicità con cui lo scorso anno, nella sala stampa dell’Ariston, commentò la notizia della sua vittoria. Semmai ci si domanda come mai non sia stato possibile dirimere il disaccordo in tempi utili: allo stato delle cose, le dichiarazioni di Maffoni suonano intempestive - si presume che il cantautore sapesse già da tempo che la Warner non l’avrebbe presentato al Festival - e probabilmente “fuori tempo massimo”. A meno che l’iniziativa “indipendente” di Ricky non serva a suscitare nel direttore artistico del Festival il desiderio di dimostrarsi a sua volta “indipendente” dalle strategie della discografia. Certo, molto dipende dalla qualità delle canzoni presentate da Maffoni, che non abbiamo potuto ascoltare. Ma se Baudo decidesse di invitare Ricky Maffoni fra i big del Festival 2007, quale sarebbe la reazione della Warner, e come si svilupperebbero i futuri rapporti fra l’artista e quella che al momento è a tutti gli effetti la sua etichetta discografica (il suo contratto prevede ancora un album)?
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