
Credits: Cosimo Buccolieri
Riccardo Cocciante: ‘Addio al palco’ (4 luglio 2006)
“Non rinnego nulla del mio passato, sono orgoglioso di quello che ho fatto: ma sono molto contento di chiudere un ciclo per aprirne un altro”: con queste parole Riccardo Cocciante ha annunciato il suo ritiro dal circuito dei live per dedicasi, d’ora in poi, alla sola attività di compositore. L’artista ne ha dato notizia oggi, nel corso della presentazione del tour estivo che verrà inaugurato a Villa Arconati, a Bollate (Milano), il prossimo 6 luglio. “E’ brutto adagiarsi sui successi del passato”, ha motivato Cocciante: “Io ho sempre cercato di tenere vivo il fuoco dell’arte, dentro di me, e questa scelta è volta proprio a trovare nuovi stimoli e nuove idee”. Nuove idee che si concretizzeranno presto: il nuovo musical firmato da Cocciante, “Giulietta e Romeo”, verrà messo in scena non più tardi dell’anno prossimo. “Debutterà a Verona”, precisa l’artista, “e rimarrà in italiano, proprio perché una storia tutta italiana. E, come ‘Notre Dame de Paris’, sarà una ‘nuova opera popolare’”.
“Non rinnego nulla del mio passato, sono orgoglioso di quello che ho fatto: ma sono molto contento di chiudere un ciclo per aprirne un altro”: con queste parole Riccardo Cocciante ha annunciato il suo ritiro dal circuito dei live per dedicasi, d’ora in poi, alla sola attività di compositore. L’artista ne ha dato notizia oggi, nel corso della presentazione del tour estivo che verrà inaugurato a Villa Arconati, a Bollate (Milano), il prossimo 6 luglio. “E’ brutto adagiarsi sui successi del passato”, ha motivato Cocciante: “Io ho sempre cercato di tenere vivo il fuoco dell’arte, dentro di me, e questa scelta è volta proprio a trovare nuovi stimoli e nuove idee”. Nuove idee che si concretizzeranno presto: il nuovo musical firmato da Cocciante, “Giulietta e Romeo”, verrà messo in scena non più tardi dell’anno prossimo. “Debutterà a Verona”, precisa l’artista, “e rimarrà in italiano, proprio perché una storia tutta italiana. E, come ‘Notre Dame de Paris’, sarà una ‘nuova opera popolare’”.
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