La commozione ai funerali di Ornella: "Era universale"
Impossibile contare il numero di persone radunate davanti a San Marco a Brera. La chiesa è strapiena e tutti sono in piedi ad aspettare il feretro, mentre la folla grida: «Ciao Ornella, viva Ornella!». Ai funerali di Ornella Vanoni ci sono sia le istituzioni, dal sindaco Sala al Presidente del Senato Ignazio la Russa, sia volti amici, come Fabio Fazio e Luciana Littizzetto. Sulla bara è adagiata una grande composizione di fiori gialli, il colore preferito della cantante, mentre a celebrare la funzione è don Luigi Garbini.
Tra i presenti ai funerali nelle prime panche ci sono anche Ron, Mara Maionchi, Dori Ghezzi, Roberto Vecchioni, Gianna Nannini, Iva Zanicchi. Presenti anche il figlio e i nipoti di Vanoni, oltre alla sua storica assistente, Veronica De Andreis. La bara coperta di rose gialle è entrata in chiesa accompagnata dai familiari, mentre tutta la chiesa applaude. "Il suo linguaggio è stato universale, le canzoni sono come i lumini di questa chiesa che ci rappresentano anche quando non ci siamo" dice don Garbini nell'omelia. "La storia di Ornella è la nostra storia personale e di tutta Italia. La fine che viviamo oggi è in realtà un inizio. Ornella si prepara a una notte di serenità. In un film di Zurlini, Ornella cantava 'Domani è un altro giorno' e c’era tutta la bellezza del suo saper regalare amore. Ornella era un’artista sincera che ha parlato senza filtri della sua depressione. La malinconia pervadeva le sue canzoni ma c'era anche tanta ironia. I suoi testi ci appartengono perché sono spirituali e quotidiani allo stesso tempo".
In chiesa risuonano le note di "L'appuntamento" suonate da Paolo Fresu, come richiesto pubblicamente dalla stessa Vanoni. Le parole di Matteo, suo nipote, figlio di Cristiano Ardenzi: "Sei stata una nonna, ma per me eri anche e soprattutto molto di più: eri quella che mi faceva i ghirigori prima di dormire, mi portava ai suoi spettacoli presentandomi come il suo fidanzato, che mi minacciava di diseredarmi se non passavo gli esami all’università, che mi chiedeva cos’era Blu e Tic Tic, che mi mandava audio di 3 o 4 minuti. Mai l’avrei creduto, anche se me lo dicevi, amore, lo sai che prima o poi dovrò morire? Ti voglio bene".
Anche un'altra nipote, Camilla, condivide con commozione alcune parole: "Era dolce e amara, nella storia della sua vita si riconosce la sua grandezza. L'amavamo tutti e tutti volevamo essere amati da lei. Quando mia nonna ti amava il mondo si dipingeva di colori più vivi e quando puntava i fari su di te ti faceva sentire quella sua grandezza dentro, ed eri grande e speciale anche tu. Per questo quando questi fari si spegnevano, ne si sentiva la mancanza e ci si sentiva piccoli. Posso dirlo da sua familiare ma forse lo hanno provato altre persone che la conoscevano da una vita. Come anche i passanti a un solo incontro, irradiati dal suo calore e da un suo abbraccio sincero. Porto una parte di te dentro di me, grazie dell'onore, per sempre. Sei eterna". Poi intona brevemente: "Senza fine, tu sei un attimo senza fine", circondata da lacrime e applausi.