Police, il debutto con "Outlandos d'amour". La storia
Quando uscì “Outlandos d’Amour”, il 2 novembre del 1978, era impensabile che quei tre musicisti, provenienti da esperienze molto diverse, sarebbero diventati in pochi anni una delle band più influenti della fine del decennio. Eppure, proprio in quell’album dal budget ridotto e dal suono crudo si trovavano già i tratti distintivi dei Police: energia punk, precisione ritmica, influenze reggae e un gusto melodico fuori dal comune.
Dalle periferie del punk alla nascita del trio
L’origine del gruppo risale al 1976, quando Stewart Copeland, batterista americano trapiantato a Londra, assiste a un concerto del gruppo jazz-rock “Last Exit”. Rimane colpito soprattutto dal carisma del bassista e cantante, un ex insegnante di inglese di Newcastle chiamato Gordon “Sting” Sumner, https://www.rockol.it/news-699324/stewart-copeland-police-ricorda-quando-vide-per-la-prima-volta-sting che in quegli anni cercava di farsi strada tra jazz e pop senza trovare la giusta dimensione discografica.
Copeland lo convince a unirsi a lui in un nuovo progetto più vicino al linguaggio punk, all’epoca in piena esplosione nella capitale britannica. Insieme al chitarrista francese Henri Padovani, i due iniziano a suonare nei club londinesi, adottando un’immagine aggressiva, con i capelli tinti di biondo e un repertorio che mescolava velocità punk e tecnica più elaborata.
Con Padovani, nel 1977 The Police incisero il loro primo singolo autoprodotto, “Fall Out”/“Nothing Achieving”, brani scritti entrambi da Copeland – che nella mia trasmissione con Silvio Poli in una radio privata di Brescia trasmettemmo più di una volta, lato A e lato B (più spesso il lato A, a dire il vero).
Nell'agosto dello stesso anno alla band si aggiunse il chitarrista Andy Summers, reduce da collaborazioni con Kevin Ayers e gli Animals e, dopo appena un paio di concerti, il gruppo chiese a Henri di lasciare e proseguì come trio.
Le prime difficoltà e l’arrivo di "Outlandos d’Amour"
Nel 1977 e 1978 i Police non hanno ancora un contratto discografico. Copeland e suo fratello Miles, che diventerà il manager della band, finanziano di tasca propria le prime registrazioni ai Surrey Sound Studios, spesso di notte per risparmiare. In quelle sessioni nasce “Roxanne”, una canzone ispirata da una prostituta parigina.
Il singolo viene pubblicato nel 1978 e passa quasi inosservato in Inghilterra, ma suscita interesse negli Stati Uniti. Quel piccolo segnale di attenzione convince la A&M Records a dare fiducia al gruppo per un intero album: “Outlandos d’amour”.
Pur registrato con pochi mezzi minimi, il disco cattura l’identità dei Police nel momento della scoperta. “Next to You” apre con energia punk pura, “So Lonely” alterna tensione e leggerezza in chiave reggae, “Can’t Stand Losing You” gioca con ironia su temi di disperazione romantica, e “Born in the ’50s” chiude come una riflessione generazionale.
Il basso di Sting, le chitarre di Summers e la batteria di Copeland definiscono una formula nuova: ritmiche caraibiche fuse con pop e rock britannico.
Se non ve lo ricordate o non l’avete mai ascoltato, qui sotto lo trovate completo.
“Outlandos d’Amour” non fu un successo immediato, ma crebbe lentamente grazie alle radio americane e al passaparola. In pochi mesi, “Roxanne” e “Can’t Stand Losing You” entrarono nelle classifiche internazionali, aprendo la strada a tournée più grandi e alla consacrazione con i dischi successivi, “Reggatta de Blanc” e “Zenyatta Mondatta”.
E Padovani dov’è finito?
Dopo l'uscita dai Police Padovani si unì alla punk band di Wayne County, gli Electric Chairs, per poi fondare i Flying Padovanis che incisero due album prima di sciogliersi nel 1987.
Tra il 1984 e il 1994 Padovani si dedicò alla carriera di discografico tornando a collaborare con Miles Copeland III – fratello di Stewart e già manager dei Police – nel ruolo di vicepresidente nella sua etichetta, la I.R.S. Records; per un breve periodo fu anche manager di Zucchero Fornaciari (in proposito è imperdibile l’autobiografia di Henry, “The secret policeman”).
Il 29 settembre 2007, a Parigi, Padovani tornò a esibirsi con i Police in occasione del Reunion Tour, suonando il brano “Next to You”.
Lo stesso anno pubblicò “A croire que c’etait pour la vie”, il suo primo album da solista nel quale Sting e Stewart Copeland parteciparono alla registrazione del brano “Welcome Home” come ospiti speciali, riunendo così la formazione originale dei Police per la prima volta dal 1977.
il 12 novembre del 2016 suonò, nuovamente con Sting, la canzone “Next to you”, in occasione del concerto di riapertura del Bataclan di Parigi, a un anno esatto dall'attacco terroristico avvenuto in quel teatro nel 2015.