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Canta fino a Dieci: la musica è strumento di unione e risonanza

L’8 maggio all’Apollo di Milano il collettivo di cantautrici si allarga in una data speciale.
Canta fino a Dieci: la musica è strumento di unione e risonanza

Canta fino a Dieci non è solo un collettivo di cantautrici unite nello sforzo di affermare uno spazio per le donne nella scena musicale, ma anche un modello a cui aspirare per rapportarsi con il prossimo, nel segno della condivisione e del supporto, non della forsennata competizione. Dal 2021 Anna Castiglia, Cheriach Re, Francamente, Irene Buselli e Rossana De Pace viaggiano insieme di palco in palco e di città in città con cinque microfoni e una chitarra, condividendo canzoni e valori. Insieme hanno creato un vero movimento, interessante, reale, non retorico, che è diventato anche megafono per altre artiste. Il prossimo 8 maggio all’Apollo Milano alle 21 andrà in scena una data speciale in cui il collettivo si allargherà, dando spazio ad altre voci ancora. Oltre altre cinque fondatrici ci saranno Andera, Kyoto, Sirlene, Sarafine e Sara Santi dei Queen of Saba, oltre alla poesia di Gloria Riggio.

La nascita

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Canta fino a Dieci nasce quattro anni fa Torino perché tutte noi gravitavamo in città, ci siamo piaciute sin da subito e abbiamo deciso di collaborare – ricorda Irene Buselli – ma il progetto entra effettivamente in azione dopo il Covid quando i luoghi per lo spettacolo non riaprono o comunque sono trattati con disparità rispetto ad altri spazi. Lanciamo l’iniziativa ‘Fuori posto’: non potendo suonare sui palchi, provocatoriamente ci esibiamo in piedi sui seggiolini dei mezzi pubblici, ma ci rendiamo conto come questa iniziativa venga raccontata dai media piena di stereotipi del tipo ‘le donne ce le suonano’ o ‘cantautori donne passano all’attacco’. Ci siamo rese conto che serviva anche un lavoro culturale molto forte da affiancare al progetto”. Passa il tempo e Canta fino a Dieci macina chilometri calcando anche palchi importanti come quelli di Eurovision Village (Torino, 2022), del Capodanno torinese (Piazza Castello, 2023), dell'Auditorium Agnelli con Vinicio Capossela (Torino, 2023) e del Milano Pride (giugno 2024).

Contro gli stereotipi

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“Il tutto cercando di offrire diversi segnali, in primis di unione tra donne – prosegue Buselli – cantiamo insieme, ma siamo tutte diverse, un altro elemento importante. E poi, da sempre, vogliamo trasmettere credibilità. È capitato a tutte, per esempio, che dei tecnici ci chiedessero: ‘puoi chiedere al tuo chitarrista la scheda tecnica?’, non pensando che la chitarrista potrebbe essere proprio la cantautrice a cui lo sta chiedendo. Questi sono segnali che qualcosa non funziona nella percezione generale, c’è un problema alla base”. Essere insieme sul palco è metafora del collettivo, i cui intenti sono di condivisione e rappresentanza: le canzoni di ciascuna vengono cantate a più voci e gli strumenti passano di mano in mano, rendendo la musica uno strumento di unione e risonanza. “La data di Milano seguirà questa filosofia e ne allargherà i confini – anticipa Buselli – avremo altre cantautrici con noi, quindi passeremo metaforicamente il nostro megafono. Non ci saranno mai meno di cinque artiste sul palco anche in questo caso. L’idea è proprio quella di prendersi uno spazio tutte insieme nella speranza che questa possa essere la prima tappa di qualche cosa di più grande. Siamo tutte diverse tra noi, veniamo da molteplici parti d’Italia, crediamo che per tentare di rappresentare in qualche modo un mondo non ci possa non essere molteplicità”.

Le ospiti

Le ospiti della serata: Andera è una cantautrice queer di 24 anni. Di recente è uscito il suo quarto singolo, “Occhi al cielo”, che racconta la sua storia d’amore non convenzionale e chi cerca invano di ostacolarla; Kyoto è il progetto musicale solista di Roberta Russo, cantautrice, batterista, produttrice e performer classe 1996, cresciuta tra Monza e Bari, dove attualmente vive; Sarafine, è una cantautrice e produttrice calabrese. Dopo un primo percorso come cantante e chitarrista folk, vive per molti anni tra Belgio e Lussemburgo, dove il suo stile si evolve contaminandosi con le sonorità elettroniche tipiche del Nord Europa. Nel 2023 vince l’edizione di X Factor Italia con il brano “Malati di Gioia”. Nel 2024 pubblica il suo primo ep, “Un trauma è per sempre”. E ancora: Sara Santi è performer e attivista. Con il progetto Queen of Saba, duo elettro-pop, ha pubblicato due album autoprodotti ed è attualmente in tour. A Torino ha co-fondato il cabaret queer “The Nerve”. Sirlene, classe 93, nata a San Paolo do Brasil, cresciuta in Italia, con la  musica vuole mettersi a nudo e riflettere sulle disuguaglianze. C’è anche Gloria Riggio, nata ad Agrigento, classe 2000, è la campionessa italiana di poetry slam 2023, la più giovane e la prima autrice donna nella storia nazionale di "poesia performativa".

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