Benson Boone porta al Coachella un cartonato di Brian May

Una settimana dopo aver cantato “Bohemian Rhapsody” dei Queen al Coachella insieme all’ospite speciale Brian May, Benson Boone ha riproposto il momento durante il secondo weekend del festival. Ma, questa volta, al posto del vero chitarrista, il giovane artista ha deciso di portare sul palco un cartonato a grandezza naturale di May.
Forse per prendere bonariamente in giro il pubblico, che durante il primo weekend non aveva accolto con particolare entusiasmo la presenza della leggenda del rock, Boone ha scherzato prima dell’esecuzione dicendo: “Aspettate di vedere chi ho portato oggi per ‘Bohemian Rhapsody’”.
Quando il brano è iniziato, la performance è sembrata identica a quella della settimana precedente — Boone, avvolto in un mantello, ha cantato l’intro ed eseguito di nuovo un’acrobazia con salto dal pianoforte. Ma al momento del celebre verso “I sometimes wish I’d never been born at all”, quando si è voltato per accogliere l’ospite speciale che stava salendo dal sottopalco, su di essa non c’era una persona, ma solo il cartonato di Brian May. “Brian May!”, ha esclamato Benson Boone con entusiasmo, indicando il cartonato, mentre la chitarrista Sus Vasquez, in carne e ossa, suonava con maestria l’assolo al posto del vero May. Più avanti durante l’esibizione, Boone ha portato il cartonato giù dalla piattaforma sul palco principale, dove si trovava la band: a un certo punto lo ha posizionato sopra il pianoforte, per poi concludere il brano abbracciandolo dolcemente.
Successivamente, l’hit maker statunitense ha detto al pubblico: “Vorrei farvi sapere, a nome di Brian, che gli sarebbe piaciuto moltissimo essere qui, ma purtroppo ha dovuto prendere un volo, quindi abbiamo avuto quest’idea… E vi manda un abbraccio”.
La comparsa di May al Coachella nel primo weekend aveva segnato il suo ritorno sul palco dopo l’ictus dell’anno scorso, che gli aveva temporaneamente impedito di usare il braccio sinistro. Sui social, questa settimana, il chitarrista ha espresso il suo entusiasmo per aver partecipato all’esibizione, definendo Boone “un dono per tutti noi”.