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Ornella Vanoni e Mahmood: dentro un film di Özpetek

La diva milanese ha reinterpretato "Sant'allegria" insieme al principe del nuovo pop: una carezza.
Ornella Vanoni e Mahmood: dentro un film di Özpetek
Credits: Attilio Cusani

“Scende e scende la sera, ma è così breve stasera / nera, nera riviera, c'è chi spera e chi va”, canta Mahmood con il suo timbro inconfondibile. E la voce di Ornella Vanoni, senza tempo, risponde: “Una preghierà, due preghiere pregherò, nel dubbio della sera / un’altra frase, mezza frase aspetterò, sperando chе sia vera”. È un duetto ultracinematografico quello tra la 90enne diva milanese e il 32enne principe del nuovo pop italiano su “Sant’allegria”, che dopo l’anticipazione proposta dai due lo scorso ottobre durante il concerto di Mahmood al Forum di Assago ora rivive anche in una versione discografica che va ad arricchire la tracklist di “Diverse”, l’ultimo album della voce de “L’appuntamento”: per sapori, suggestioni e atmosfere, sembra uscire fuori dalla colonna sonora di un film di Ferzan Özpetek, con quello stile onirico e poetico inconfondibile.

Mahmood entra nel brano in punta di piedi e il duetto con la voce vellutata della cantante della mala milanese dà vita a un’intima e raffinata armonia di voci. Questa versione di “Sant’allegria” rappresenta a tutti gli effetti una sorta di terza vita del brano, che Vanoni incise nel 1997 per il suo album “Argilla”, tra i più amati della sua discografia: riprendendo “Bem leve” della star della musica popolare brasiliana Marisa Monte, uscito tre anni prima, la diva lo reinterpretò in italiano con testo di Carlo Faca e Gianluca Martinelli per quell’album inciso con una band di fuoriclasse della scena jazz italiana come il bassista e chitarrista Beppe Quirtici, i batteristi Claudio Fossati e Ettore Fioravanti, il tastierista Antonello Salis, il contrabbassista Furio Di Castri e il trombettista Paolo Fresu. Quest’estate era invece uscito un remix curato dal produttore e dj fiorentino Jack Sani, diventato così virale da vincere il Disco d’oro.

Nel duetto con Mahmood c’è la produzione aggiuntiva di Francesco Fugazza, già membro del duo Muut insieme a Marcello Grilli, parte dello staff che da sempre affianca Mahmood: aggiunge un sapore elettronico che convive in maniera interessante con le atmosfere cinematografiche del brano. “Alessandro mi piace molto, adoro la sua dolcezza e quando canto con lui sento le nostre voci mescolarsi alla perfezione. Ricordo con immenso piacere la nostra esibizione al Forum, è stata una grande emozione: mi ha tenuto per mano e insieme abbiamo condiviso un momento magico e speciale di fronte ad un pubblico immenso”, spiega Vanoni. Una carezza.

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