Su Paramount+ il documentario sul fenomeno delle boy band

Il fenomeno delle boy band ha da sempre caratterizzato il mondo della musica pop. Se ne conoscono molteplici esempi, differenti nel tempo, a partire dai Beatles che al momento del loro esordio discografico, del 1962 con il singolo “Love Me Do/P.S. I Love You”, avevano tra i 19 e i 22 anni, ma arrivavano già da una gavetta.
Dunque da oltre sei decenni le boy band sono sulla scena e rappresentano un fenomeno culturale. Un evento di tale portata e popolarità merita di essere capito, analizzato, approfondito e spiegato.
Questo compito se l’è preso in carico il documentario “Larger Than Life: L’ascesa Delle Boy Band” che intreccia la storia del fenomeno passando da un gruppo all’altro per raccontare cosa significasse realmente essere un membro – o un fan – durante il periodo di massimo splendore di ogni band.
Non nasconde niente: dall’emozione, l’euforia del successo alle difficoltà della fama, il film mostra esperienze autentiche, offrendo uno sguardo sulla frenetica era della boy band.
A narrare le esperienze in merito sono gli stessi artisti che hanno vissuto quel periodo, i manager che hanno orchestrato il loro successo e altre figure chiave del settore.
“Larger Than Life: L’ascesa Delle Boy Band” (che prende il titolo da un brano musicale dei Backstreet Boys, pubblicato nel 1999 come secondo singolo dall'album “Millennium”) parla di The Beatles, The Jackson 5 e New Edition (quindi il fenomeno negli anni 60/70) e la successiva evoluzione con i *NSYNC, New Kids on the Block e Backstreet Boys, fino al K Pop dei Seventeen e altri ancora.
Forniscono i loro contributi: AJ McLean, Chris Kirkpatrick, Donnie Wahlberg, Donny Osmond, Jeff Timmons, Hanson, Lance Bass, Michael Bivins, Nick Lachey, Seventeen (HOSHI & Vernon) e Tiffany, tutti pronti a riflettere sull’impatto e ascesa della popolarità delle boy band nel tempo.
La piattaforma Paramount+ ha annunciato che “Larger Than Life: L’ascesa Delle Boy Band” sarà disponibile in anteprima il 13 novembre in Italia oltre che in Regno Unito, Australia, Francia, Germania, Svizzera e Austria e dopo Stati Uniti, Canada, America Latina, Brasile.
Il documentario è prodotto dal manager musicale Johnny Wright (New Kids on the Block, The Backstreet Boys, *NSYNC, The Jonas Brothers) e da Van Toffler per Gunpowder & Sky, insieme ai produttori esecutivi Barry Barclay, Floris Bauer e Joanna Zwickel per Gunpowder & Sky, e Bruce Gillmer, Vanessa WhiteWolf e Michael Maniaci per MTV Entertainment Studios. La regia è di Tamra Davis (“Jean-Michel Basquiat: The Radiant Child”).