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Sabrina Carpenter è diventata un nemico pubblico negli Usa

Da ex stellina Disney a tentatrice: è pioggia di critiche per il suo "Short N' Sweet Tour".
Sabrina Carpenter è diventata un nemico pubblico negli Usa

Da icona delle teenager ai tempi di “Girl meets world”, la serie di Disney Channel che la lanciò quando aveva solo 15 anni e nella quale interpretava il personaggio di Maya Heart, a nemico pubblico numero uno negli Stati Uniti: la parabola di Sabrina Carpenter si è compiuta. Mentre l’album “Short N’ Sweet” continua a macinare record nelle classifiche - l’ultimo l’ha conquistato qualche giorno fa, quando “Taste” si è confermata al primo posto della classifica dei singoli più scaricati e ascoltati nel Regno Unito, portando a quota 71 il numero di settimane trascorse al primo posto delle classifiche britanniche dall’inizio dell’anno: prima di lei ci riuscì solo il crooner Frankie Laine, nel 1953 - la 25enne popstar che il New York Time ha definito “la ragazza che ha riportato il divertimento nella musica pop” sta attirando su di sé una marea di critiche da parte dell’opinione pubblica statunitense con gli show del tour legato all’album.

Il motivo? Associazioni di genitori hanno puntato il dito contro Carpenter accusandola di portare in scena concerti troppo “sessualmente spinti”, tra spogliarelli, allusioni e quant’altro. “Ci sono ancora bacchettoni che dicono la loro su come dovresti vestirti. A quelli rispondo: ‘Non venite ai miei concerti’”, risponde lei. Che, anche per prendersi gioco delle critiche, in occasione della data ad Atlanta del suo “Short N’ Sweet Tour” è scesa in platea e ha “arrestato” - era una gag, naturalmente - Millie Bobby Brown, l’attrice che in “Stranger Things” interpreta il personaggio di Undici, per “essere troppo hot”. Un siparietto diventato virale in rete.

Dopo Britney Spears (la prima ex stellina Disney a scioccare il pubblico con le sue provocazioni), Miley Cyrus (che per distruggere il passato da Hannah Montana salì nuda su una “wrecking ball”) e Selena Gomez (l’ex protagonista dei “Maghi di Waverly” si fece ritrarre nuda nel 2015 per la copertina dell’album “Revival”), ecco un’altra teen idol che volta le spalle a Topolino, lasciando il pubblico di stucco. Che Sabrina Carpenter volesse chiudere con il proprio passato, del resto, lo si era intuito già ascoltando le canzoni di “Short N’ Sweet” e guardando i video dei singoli che hanno anticipato l’uscita del disco. Quello di “Espresso”, la hit che ad aprile ha dato il via alla sua scalata alle gerarchie del pop (su Spotify ha superato quota 1,4 miliardi di streams a livello mondiale), era un trionfo di lati b e seni prosperosi in cui ad un certo punto, dopo aver rubato una barca, Carpenter si faceva arrestare da un poliziotto, sdraiata sul cofano dell’auto con un body zuppo addosso. Quello di “Please please please” (vicina al traguardo del miliardo di streams) ne rappresentava il seguito: in prigione la popstar si innamorava di un altro detenuto, interpretato dall’attore Barry Keoghan (i due hanno una relazione “on and off” - capito?), con il quale formava una sorta di Bonnie e Clyde 2.0. Ma quando nell’ultima scena della clip lei lo provocava mostrandogli un paio delle manette e facendogli credere chissà cosa, alla fine finiva per ammanettarlo e portarsi via la chiave.

Ora anche i contenuti delle canzoni finiscono nel mirino delle associazioni dei genitori, insieme alle coreografie e ai costumi dei concerti (tra corpetti in pizzo, intimo sexy, spogliarelli). “La musica di Sabrina Carpenter è troppo adulta per voi, ragazzi?”, si domanda la rivista Parents, dedicata al mondo dei genitori. In “Juno”, per dire, la popstar cita il film omonimo del 2007 con protagonista Ellen Page nei panni di una sedicenne che rimaneva incinta del suo migliore amico: “Potrei lasciarti fare di me Juno”, canta Carpenter, che sarà in Italia per un’unica data in programma il 26 marzo 2025 al Forum di Assago, a Milano (già sold out). “Bed chem” parla di intensa chimica sessuale tra due amanti ed è piena zeppa di riferimenti espliciti. E nel ritornello di “Please please please” Carpenter si lascia pure andare a un “mother fucker” (“figlio di puttana”).

Chissà che ne pensa la “maestra” Taylor Swift, che invece ha fatto della sobrietà un tratto caratteristico del suo stile. Un anno fa a quest’ora Swift faceva aprire a Carpenter i concerti del suo “Eras tour” dei record in Sud America. “Taylor? Le sono grata e non potrei mai paragonare la mia carriera alla sua”, dice lei, rispondendo a chi l’ha definita di fatto una anti-Taylor Swift. L’ascesa della popstar di Quakertown, cittadina della Pennsylvania in cui è nata e cresciuta, non si ferma. Secondo Hollywood Reporter, tra gli insider più autorevoli dello show business statunitense, dopo essersi aggiudicata agli ultimi MTV Video Music Awards il premio come “Song of the Year” con “Espresso”, Carpenter sarà tra i candidati al premio come “Best New Artist” ai Grammy Awars, nononostante “Short N’ Sweet” sia in realtà il suo sesto album. Le nomination saranno svelate l’8 novembre: “A 21 anni pensavo di essere già vecchia: questo è un nuovo inizio”.

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