Per gli Smashing Pumpkins il mondo è sempre un vampiro
Il Lucca Summer Festival ha ospitato ieri sera in Piazza Napoleone il concerto degli Smashing Pumpkins, unica esibizione italiana prevista per il 2024: la band torna in Italia cinque anni dopo la loro performance a “Firenze Rock” del 13 giugno 2019 e lo fa con un concerto strepitoso. Il tour è stato battezzato col nome “The World Is A Vampire” - come l'attacco di una delle loro canzoni più famose, "Bullet with butterfly wings", ed è partito il 7 giugno da Birmingham, passando per Francia, Germania, Ungheria, Lussemburgo, Olanda, Belgio, Polonia e Repubblica Ceca, con numerosi sold-out, prima di arrivare a Lucca e regalare un nuovo “tutto esaurito” alla band, in Piazza Napoleone. Il tour europeo si concluderà il 16 luglio con lo show in Grecia, prima di ripartire il 29 luglio dal Nord America con più di trenta date fino al 28 settembre.
Sul palco i tre membri originali della band e cioè Billy Corgan (voce solista, chitarra, basso e tastiere), James Iha (chitarra, basso e cori) e Jimmy Chamberlin (batteria e percussioni), affiancati dall'australiana Katie Cole (tastiere, chitarra, cori e altri strumenti) e Jack Bates (basso), entrati in formazione nel 2015 e Kiki Wong (chitarra), all'esordio in tour con gli Smashing Pumpkins e che al di fuori dal palco è nota come influencer.
In apertura Tom Morello: il chitarrista già con Rage Against the Machine e Audioslave ha avuto il compito di riscaldare l'atmosfera a partire dalle ore 20 e 30, calamitando l’attenzione dei presenti grazie a un set poderoso che si è protratto per più di un’ora. Piccolo siparietto durante l’esibizione quando una sezione del pubblico ha riconosciuto in tribuna il “Mago Forest”, con i cori e le attenzioni che per qualche minuto si sono rivolti verso la tribuna.
Mancano pochi minuti alle 22 e gli Smashing non sono ancora apparsi davanti agli spettatori; sul palco solo qualche filo di luce bianca mentre dalla casse parte una sezione registrata di “Atum”, imponente intro allo spettacolo. Alla spicciolata arrivano i musicisti sul palco, che interagiscono immediatamente con il pubblico.
Giusto il tempo di prendere gli strumenti e le corde delle chitarre esplodono in "The Everlasting Gaze", con le luci che colorano di verde tutto il palco. Era il brano di apertura del disco “Machina/The Machines of God”, pubblicato nel 2000, anno in cui gli Smashing Pumpkins decisero di sciogliersi, per ritornare in attività già nel 2005. Senza soluzione di continuità arriva la successiva "Doomsday Clock". Anche questa canzone apriva un album degli Smashing Pumpkins, “Zeitgeist” del 2007. Qualcuno ricorda il brano anche nella colonna sonora del film “Transformers” di Michael Bay (2007). Le luci adesso virano sul rosso e il pubblico delle prime file sembra non volersi fermare tra danze e saltelli, con le braccia in alto a seguire il ritmo che la band sta macinando senza sosta.
Non si molla di tensione ed ecco una sorpresa per i presenti (almeno per quelli che non hanno voluto visionare la scaletta del tour). È una cover, molto tirata, che provoca una nuova ovazione. Si tratta di "Zoo Station", dall'album “Acthung Baby” degli U2 (disco del 1991, il settimo della loro discografia), ovviamente pumpkinizzata a dovere. Sul finale un apprezzato drum solo di Chamberlin.
Partono le prime note di "Today" e il pubblico è già in delirio. Arriva dal secondo album “Siamese Dream” pubblicato dalla band nel 1993, fu anche un singolo che contribuì alla diffusione della musica della band e anche la prima canzone composta da Corgan per quell'album. Ennesimo cambio di chitarra per Corgan e la Wong e parte l'arpeggio di "Thru the Eyes of Ruby"
da “Mellon Collie and the Infinite Sadness”, terzo disco della band del 1995 e loro primo doppio album. La versione in studio è ricordata in quanto sono state incise all'incirca settanta tracce di chitarra. Anche dal vivo c'è un vero e proprio muro di chitarre, energia pura e la voce di Corgan sostenuta dai cori del generoso pubblico. Bello e sognante il finale con gli strumenti che si intrecciano fino alla naturale chiusura.
Parte il giro di note di "Spellbinding", secondo singolo dal progetto “ATUM”, nota anche per essere stata utilizzata sui titoli di coda della serie “Murder Mystery 2” di Netflix. Durante questa esecuzione Corgan trascura la chitarra per sottolineare con i gesti delle mani le parole del brano, chiudendo gli occhi per cercare la giusta concentrazione.
Bill e James si voltano di fronte a Jimmy per sincronizzare l'inizio della pulsante "Tonight, Tonight", ancora da “Mellon Collie and the Infinite Sadness”, in una versione che ti attraversa la schiena. Fu il singolo che contribuì a spingere l'album al primo posto delle classifiche americane di Billboard. Viene ricordato anche il bellissimo video che spopolò su YouTube e raccolse diversi premi. Il brano raccolse un Grammy Award. Sul palco i tre Smashing, Katie Cole alla chitarra acustica e il bassista a sostenerli. Il pubblico canta, felice, con le prime lacrime che scendono a bagnare lo storico pavimento della piazza.
Ritorna il resto dalla band per lanciare una versione tagliente di "That Which Animates the Spirit". È una delle tante canzoni suonate in questo tour estratte dal concept album “ATUM: A Rock Opera in Three Acts”, dodicesimo e ultimo album degli Smashing Pumpkins, composto da 33 canzoni (11 per ogni disco) e pubblicato in tre parti tra il 2022 e il 2023. La voce di Billy si incrocia magistralmente con quella di Katie Cole e c'è spazio per i solo di Kiki Wong, che fa spettacolo a sé comunicando con pose e sguardi con il pubblico.
Altra intro inconfondibile quella di "Ava Adore", che arriva dall'album del 1998 “Adore”. Brano che mi rende particolarmente felice ed emozionato con ricordi di un periodo che non tornerà più. Anyway... Corgan non si risparmia, si concentra solo sul cantato e si concede agli spettatori; microfono alla mano, si muove lontano dalla sua solita postazione centrale, balla e la canta con il suo pubblico. È in gran forma e si vede, tra l’altro la permanenza della band a Lucca è stata molto positiva: i musicisti gridano più volte il nome della città e da alcune foto sui social si viene a sapere che il giorno prima la band ha trascorso una serata in pieno relax, all’interno di un locale del centro storico, tra cibo e partite degli europei sullo schermo (sembra che tra loro sia stata apprezzata la vittoria della Francia)…
Altro tuffo nel passato con la dolce "Disarm", che arriva dritta dritta da “Siamese Dream” e che fa ricordare quel bellissimo video in bianco e nero che passava di continuo su Mtv. Corgan va di chitarra acustica (seguito anche dalla Cole) e il pubblico canta in coro tutte le parole. Momento d'emozione corale, brividi infiniti per una canzone che lascia sempre il segno anche grazie alle basi orchestrali che la accompagnano, rendendola molto fedele all'originale.
Si torna ad “ATUM” e Corgan lascia inizialmente il microfono a Katie Cole per "Springtime". A mio avviso la canzone si basa sul giro di accordi preso da “Animals Instinct” dei Cranberries, forse un omaggio da parte dell'autore? Un nuovo ritorno ai solchi di “Siamese Dream” e si va con "Mayonaise", scritta da Corgan e Iha che sul palco intrecciano sorrisi e chitarre prima di lasciare spazio anche al resto della band. Sempre Rolling Stone l'ha giudicata la migliore canzone della band. Per i curiosi, anche per questo brano c'è lo zampino di Netflix che le ha regalato un recente revival utilizzandola nella serie intitolata “Beef”.
L'intro di "Bullet With Butterfly Wings" è affidato ai tamburi di Chamberlin che picchia duro sulle pelli della sua batteria a due grancasse. Per il pubblico una nuova occasione per cantarla in coro con l'instancabile Billy, che la pogherebbe tranquillamente insieme a tutti loro. La canzone proviene da “Mellon Collie and the Infinite Sadness” e all'epoca raccolse un Grammy Award.
Altro bagno energetico per la successiva "Empires", seguita da "Beguiled" (entrambe dal progetto “ATUM”), col pubblico che proprio non ne vuol sapere di stare fermo.
Il ritmo inconfondibile dell'attesa "1979", classico proveniente ancora da “Mellon...”, lascia al pubblico una nuova possibilità di cantarla in coro. Si continua con "Rhinoceros" tratta da “Gish”, primo disco della band del 1991, che fu l'album indie più venduto, e subito dopo "Jellybelly" (da “Mellon Collie” del 1995) riporta i ritmi a livelli quasi ossessivi.
Un ritmo martellante e sostenuto, quasi ispirato alle recenti cose degli U2, introduce la lunga "Gossamer", outtake dall'album “Zetigeist”, suonata dal vivo dalla band nel film documentario “If All Goes Wrong” registrato nel 2007. Ipnotico e onirico l'intermezzo strumentale, basato sulla chitarra e su un drumming circolare del batterista, seguito da un esplosivo solo di chitarra eseguito da Corgan. Sul finale sono stati inseriti gli accordi finali di "The Spaniards", canzone incisa nel 2017 da Billy Corgan. Arriva il classico momento della presentazione della band, che anticipa il finale, affidato ad altri due brani “tosti”. C'è subito la potente "Cherub Rock", primo singolo dal secondo album “Siamese Dream” del 1993.
Il finale come da tradizione in questo tour è riservato a "Zero", dall'album del 1995 “Mellon Collie”, introdotta da una citazione celebre, la band accenna all’intro di "Are You Gonna Go My Way" di Lenny Kravitz, quasi a voler preannunciare il concerto dell’artista al Lucca Summer Festival del 12 luglio.
Un concerto memorabile quello degli Smashing Pumpkins ieri sera a Lucca. La band si affida essenzialmente alla potenza della sua musica, senza troppi fronzoli o effetti particolari, solo alcune luci a sottolineare il mood dei brani. L’energia tra i musicisti è intatta e lo spirito che aleggia tra i tre membri storici della band fa ben sperare per il loro futuro.
Il pubblico ha affrontato stoicamente una serata calda, raccogliendo fan di tutte le età, con quelli non più giovani che provano a far pogare le loro gambe, in tutta sicurezza data la presenza delle pance ad attutire i colpi. Tanti i cori, tante le braccia levate al cielo e anche qualche momento di emozioni, tra abbracci e sguardi complici di chi quelle canzoni le ha ‘sentite’ dentro.
SETLIST
Atum (registrata)
The Everlasting Gaze
Doomsday Clock
Zoo Station - Cover di U2
Today
Thru the Eyes of Ruby
Spellbinding
Tonight, Tonight
That Which Animates the Spirit
Ava Adore
Disarm
Springtimes
Mayonaise
Bullet With Butterfly Wings
Empires
Beguiled
1979
Rhinoceros
Jellybelly
Gossamer
Cherub Rock
Zero
The Well-Tempered Clavier, Book II, BWV 870-893: Fugue IV in C-Sharp Minor (registrata) - di Wanda Landowska