“'The Witches Seed' non è un'opera rock, è un'opera che spacca”

Stamane nel foyer del Teatro Arcimboldi di Milano si è tenuta la conferenza stampa di presentazione di 'The Witches Seed', un opera sinfonica firmata per la parte musicale dal batterista dei Police Stewart Copeland, che si avvale di alcuni brani della leader dei Pretenders Chrissie Hynde, mentre il libretto è a cura del drammaturgo britannico/irlandese Jonathan Moore a cui è affidata anche la regia.
Ad incontrare la stampa per presentare lo spettacolo che andrà in scena il 31 maggio al Teatro Arcimboldi c'erano Stewart Copeland, Jonathan Moore, Irene Grandi protagonista dello spettacolo, Edvige Faini visual artist che ha creato le video scenografie dell'opera e la soprano Maddalena Calderoni.
Proprio di Maddalena Calderoni è stata l'idea, nel 2020, di chiedere a Stewart Copeland se fosse di suo interesse musicare un'opera che fosse ispirata al tempo dell'Inquisizione Domenicana novarese, basata su documenti storici e atti processuali del tempo che mandò al rogo centinaia di donne, bollate come streghe, nello specifico, nella Val D'Ossola, ma anche in tutto l'arco alpino e non solo. Copeland sposò l'idea e coinvolse Jonathan Moore per la scrittura di una storia ambientata nel passato che raccontasse anche il nostro presente.
In 'The Witches Seed' tre donne vengono accusate di essere streghe e dovranno affrontare i pregiudizi di una città infestata dalla peste, conducendo così una battaglia contro l’Inquisizione, per conservare e proteggere le loro conoscenze, i loro rituali e le proprie professioni. Al contrario, attraverso gli occhi dell’Inquisizione emergono distorte visioni di sabba e di riti orgiastici che per colpa delle protagoniste impossessano il popolo. Attraverso il racconto – ambientato in un periodo storico di crisi economica, sociale e politico-spirituale dovuta alla pestilenza e al diffondersi di nuove fedi ed eresie delle accuse – della sopraffazione e della tortura di tre donne da parte della Chiesa più oscurantista, lo spettacolo sembra dunque parlare della nostra condizione attuale, in un mondo sull’orlo di sprofondare in un nuovo medioevo digitale. Un mondo in cui la lotta per i diritti individuali delle donne e di tutti è di fondamentale importanza per gettare le basi di una rinascita.

Le tre protagoniste della storia sono Irene Grandi ("E' la prima volta che affronto una sfida di questo genere, ovvero cantare insieme a delle cantanti liriche") e le due cantanti liriche Maddalena Calderoni e Veronica Granatiero, la parte dell'Inquisitore è affidata al controtenore Ettore Agati.

