Rockol30

Quel giorno che Dave Gahan morì per qualche minuto

Una dose eccessiva di speedball portò il cantante dei Depeche Mode ad essere dichiarato morto
Quel giorno che Dave Gahan morì per qualche minuto

A pensarci non sono poi molte le persone che hanno viaggiato fino all'aldilà e per poi tornare indietro, avendo a disposizione una seconda possibilità nel mondo dei vivi. Una di queste persone è il cantante dei Depeche Mode Dave Gahan che il 28 maggio 1996, venne dichiarato tecnicamente morto per overdose per circa un paio di minuti, da quel giorno il musicista inglese ha guardato inevitabilmente il mondo con occhi del tutto diversi.

L'allora 34enne Dave Gahan alloggiava al Sunset Marquis Hotel di Los Angeles quando assunse una dose eccessiva di speedball, combinazione esplosiva di eroina e cocaina. Quando tornò in sé chiese al paramedico che gli prestava le cure del caso se avesse avuto una nuova overdose. Quello gli rispose freddamente, "No, David, sei morto", come raccontò Dave Gahan ai taccuini del Chicago Tribune. "Ti si è fermato il cuore per un paio di minuti. In realtà eri proprio morto." In seguito, un amico lo informò che fu rianimato per ben tre volte.

L'episodio della sua temporanea morte nel 1996 giunse a meno di un anno da un precedente tentativo di suicidio. A seguito di quella overdose, il frontman dei Depeche Mode venne arrestato, condotto in carcere e costretto dal tribunale a seguire un programma di diversione di un anno di consulenza necessaria comprensivo di test antidroga obbligatori. Da allora il musicista britannico è pulito.

Nel 2005 parlando al magazine Rolling Stone di quella tragica esperienza Gahan raccontò: "Quello che provavo davvero era questa sensazione opprimente che qualunque cosa facessi era chiaramente sbagliata. Tutto quello che vedevo era l'oscurità. Ero un uomo finito". Quell'oscurità potrebbe avere influenzato l'album dei Depeche Mode, il loro nono, "Ultra", uscito nell'aprile 1997. Il compagno di band, Martin Gore, parlando con la carta stampata, più precisamente con il Chicago Tribune, spiegò che quell'incidente condusse i Depeche Mode a "un paio di punti in cui sembrò molto improbabile che saremmo andati avanti".

Sia Gore che Gahan, dopo il tour del 1994 a supporto di "Songs of Faith and Devotion", si persero in eccessi di ogni genere. I Depeche Mode avevano chiaramente bisogno di una pausa, il loro futuro divenne ancora più incerto quando Alan Wilder, che nel gruppo suonava i sintetizzatori, decise, nel 1995, di andarsene per la propria strada. I tre componenti rimasti – Gore, Gahan e Andrew Fletcher - si misero al lavoro sul nuovo album "Ultra", ma non andarono in tour a presentare dal vivo le canzoni del disco. Dave Gahan sentiva di essere ancora troppo fragile per poter resistere alle molte tentazioni e alle grandi fatiche che, inevitabilmente, porta con sè un tour.

All'epoca il tastierista Andy Fletcher rivelò al canale televisivo MTV che il 'Songs of Faith and Devotion Tour' aveva quasi distrutto la band e spiegò così la scelta di non suonare dal vivo le canzoni di "Ultra": "Penso che i fan sappiano cosa abbiamo passato. Penso che capiscano che non siamo fisicamente in grado di andare in tour in questo momento".

Nel 2007 Dave Gahan tornò a parlare di quando 'morì' nel 1996 con il quotidiano britannico The Guardian: "Quando sono morto, c'era solo oscurità. Nei due minuti in cui il mio cuore si è fermato, una gigantesca voce dentro di me disse, 'Questo è sbagliato.' Come se io non potessi scegliere quando tutto questo avrà una fine. Questa cosa mi ha spaventato a morte".

La fotografia dell'articolo è pubblicata non integralmente. Link all'immagine originale

© 2025 Riproduzione riservata. Rockol.com S.r.l.
Policy uso immagini

Rockol

  • Utilizza solo immagini e fotografie rese disponibili a fini promozionali (“for press use”) da case discografiche, agenti di artisti e uffici stampa.
  • Usa le immagini per finalità di critica ed esercizio del diritto di cronaca, in modalità degradata conforme alle prescrizioni della legge sul diritto d'autore, utilizzate ad esclusivo corredo dei propri contenuti informativi.
  • Accetta solo fotografie non esclusive, destinate a utilizzo su testate e, in generale, quelle libere da diritti.
  • Pubblica immagini fotografiche dal vivo concesse in utilizzo da fotografi dei quali viene riportato il copyright.
  • È disponibile a corrispondere all'avente diritto un equo compenso in caso di pubblicazione di fotografie il cui autore sia, all'atto della pubblicazione, ignoto.

Segnalazioni

Vogliate segnalarci immediatamente la eventuali presenza di immagini non rientranti nelle fattispecie di cui sopra, per una nostra rapida valutazione e, ove confermato l’improprio utilizzo, per una immediata rimozione.