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"Domani 21/4.2009", 15 anni fa: lo speciale di Rockol

Con interviste a Mauro Pagani e Ambrogio Lo Giudice e interventi di Jovanotti e Giuliano Sangiorgi
"Domani 21/4.2009", 15 anni fa: lo speciale di Rockol

La mobilitazione degli artisti italiani a sostegno dell'Abruzzo terremotato: 15 anni fa veniva registrato "Domani 21/4.2009", il singolo pubblicato il 6 maggio a nome Artisti Uniti per l'Abruzzo, un supergruppo di 56 cantanti e 15 musicisti (qui il cast ufficiale, qui tutte le informazioni sul brano e i dettagli dell'operazione, qui il testo della canzone con le parti cantate dagli artisti, qui sotto il video girato da Ambrogio Lo Giudice.

Il ricordo di Jovanotti

Per ricordare quella straordinaria iniziativa abbiamo chiesto un intervento a Jovanotti, che trovate qui sotto

Per una coincidenza ero in Puglia nei giorni del terremoto e mi vidi a cena con Giuliano, e in simultanea parlammo del desiderio che sentivamo di esprimere vicinanza con la gente di Abruzzo, un’iniziativa che fosse un abbraccio semplice e diretto. 
Pensammo di coinvolgere i colleghi, tutti quelli che saremmo riusciti a contatttare, e come condizione irrinunciabile ci imponemmo di fare tutto in uno o al massimo due giorni tutti insieme nelle stesso studio.  
In quei tempi in cui ci stavamo disabituando a fare le cose insieme nella stessa stanza perché la rete permetteva di collaborare senza incontrarsi, decidemmo di riunirci anche fisicamente e che nessuno avrebbe potuto partecipare inviando un file o un mp3 registrato altrove. 
Pensammo subito a Mauro Pagani perché avremmo avuto bisogno di un padrino autorevolissimo, e Pagani è una specie di Presidente della Repubblica della musica italiana. Caterina Caselli sposò il progetto e fu importantissima, così come Marco Sorrentino. In poche ore partirono incroci innumerevoli di telefonate per cercare adesioni, e tutti quelli che contattammo accettarono, in molti casi spostando impegni e mettendosi in viaggio per essere insieme in studio da Mauro nel giorno stabilito. 

Fu una session di registrazione piena di emozione vera, in quello studio c’era una bella parte della musica italiana e l’atmosfera era autenticamente e semplicemente piena di voglia di partecipare a costruire una cosa insieme. Tutti vennero senza chiedere rimborsi spese o altro, dai cantanti ai musicisti ai tecnici. 
Affidammo a Caterina gli aspetti del progetto legati alla raccolta dei soldi e al loro utilizzo finale, che pensammo dovesse essere la ricostruzione di un luogo per la musica, e lei si fece carico di gestire tutto nella trasparenza più assoluta: e così è stato.

Il ricordo di Giuliano Sangiorgi dei Negramaro

Abbiamo chiesto un ricordo anche a Giuliano Sangiorgi dei Negramaro (lo ha raccolto per noi Claudio Cabona)

La scorsa estate ho rivissuto delle emozioni, delle sensazioni e anche degli stati di profondo dolore che mi hanno riportato indietro di quindici anni. Siamo stati chiamati a esibirci al teatro del Perdono sul palco antistante la basilica di Collemaggio, in occasione della Perdonanza Celestiniana, all’Aquila. Ogni anno ricorda l’enciclica di Papa Celestino con cui, alla fine del 1200, concesse l’indulgenza plenaria a tutta l’umanità e per questo entrò in collisione con la Chiesa stessa. Quindi già di per sé era un evento affascinante e forte dal punto di vista simbolico. Decisi di ricantare ‘Domani 21/04.2009’ davanti ai cittadini. La canzone, i colori della basilica e l’atmosfera portarono a un’esplosione di sentimenti. Piangemmo un po’ tutti. È stato come vivere una risalita con dolore, ma anche con quella voglia, mai dimenticata, di aiutarci. Una voglia di condivisione che è rimasta magica. Negli anni, ogni volta che abbiamo potuto, come Negramaro, abbiamo cercato di darci da fare, di fare la nostra parte nei momenti di difficoltà. Ricordo, per esempio, l’ultimo raduno messo in piedi per l’Emilia. Ma senz’altro quello che si creò intorno all’Aquila è indimenticabile.

Il terremoto era appena avvenuto. Tutti erano sconvolti. Ci fu una chiamata tra me e Lorenzo Jovanotti, anticipata da qualche messaggio. Ci dicemmo: ‘facciamo qualche cosa’. Subito si pensava a un concerto, ma poi ragionando abbiamo capito che non era la strada giusta. Eravamo ancora ‘nel momento’, il dolore era lì, la ricerca sotto le macerie era continua. Un grande live, inevitabilmente, può anche avere una dimensione di ‘festa’ per alcuni, per questo abbiamo scartato quell’ipotesi nell’immediato per dedicarci a qualche cosa che lasciasse un segno nel tempo: i diritti di una canzone. E così iniziammo a chiamare tutti i nostri amici, io contattai da Tiziano Ferro ai Sud Sound System. Quel brano poi ha portato concretamente alla ricostruzione del teatro San Filippo Neri dell'Aquila.

Prima di arrivare a ‘Domani 21/04.2009’, feci una versione in italiano di ‘Hallelujah’ di Cohen in cui raccontavo quello che era successo, partendo dalle storie di alcuni giovani. Quando ne parlai a Lorenzo si commosse, ma non sapevamo se avremmo avuto i diritti in tempo per lavorarla e pubblicarla. Nel frattempo avevamo contattato Mauro Pagani, lo volevamo nelle vesti di direttore artistico. Lui, in studio, ci parlò di una sua canzone uscita da qualche anno. Il passaggio dalla mia ‘Hallelujah’ in italiano a ‘Domani 21/04.2009’ fu quindi naturale, fu una ‘messa in sicurezza’ da parte di Pagani perché in effetti non sapevamo se avremmo mai ottenuto i diritti. Seguimmo quella strada, puntando sul brano di Mauro. Però successe qualche cosa di incredibile: pochi giorni dopo arrivò in studio Caterina Caselli che ci disse sorridendo, ‘Cohen lascia i diritti per la versione, gratuitamente’. L’eco di quella tragedia e allo stesso tempo la voglia di reagire avevano fatto il giro del mondo. Avere un placet di quel livello era ed è rarissimo, fu qualche cosa di impossibile da dimenticare. E mi piace pensare che in ‘Domani 21/04.2009’, alla fine, ci sia anche un po’ di Cohen, che con quel suo ‘sì’ si è unito a noi. 

Il ricordo di Mauro Pagani

Franco Zanetti con il supporto di Elena Palmieri ha conversato in video con Mauro Pagani (qui sotto i video)

Parte 1:

Parte 2:

Ambrogio Lo Giudice, il regista del videoclip

Mattia Marzi ha intervistato Ambrogio Lo Giudice, che diresse il videoclip (che ad oggi conta oltre 20 milioni di visualizzazioni su YouTube): 


“‘Domani’ fu la nostra ‘We are the World’. Avevamo due giorni a disposizione per girare quel video. Facemmo tutto di corsa. In studio avevamo tutti la sensazione di far parte della storia, di qualcosa di grande, di unico”, ricorda il regista Ambrogio Lo Giudice a proposito delle quarantotto ore in cui nella primavera del 2009 nacque “Domani 21/04.2009”, il singolo di beneficenza del supergruppo Artisti Uniti per l’Abruzzo. Dagli Afterhours a Zucchero, da Al Bano a Tricarico, da Alioscia dei Casino Royale a Tiziano Ferro, da Antonella Ruggiero ai Sud Sound System. Passando per Antonello Venditti, Cesare Cremonini, Claudio Baglioni, Elisa, Fabri Fibra (all’apice del successo dopo “Applausi per Fibra” e “In Italia”: di lì a poco avrebbe fatto uscire “Vip in trip” e “Tranne te”), Franco Battiato, Gianna Nannini, Gianni Morandi, Giorgia, Jovanotti, Laura Pausini, Ligabue, i Negramaro: c’era praticamente tutta la musica italiana il 21 aprile del 2009 alle Officine Meccaniche Recording Studios, gli studi di Mauro Pagani.  “Con i miei operatori cercai di catturare ogni sfumatura della bellissima atmosfera che si creò. Fu un momento toccante”, dice Lo Giudice, bolognese, classe 1956.

Quando nell’aprile del 2009 fu chiamato a far parte, da regista, dell’operazione Artisti Uniti per l’Abruzzo, Ambrogio Lo Giudice aveva deciso già da un po’ di fare un passo indietro dal mondo dei videoclip musicali, dopo averne diretti oltre 140 (da quello di “Che fretta c’è” di Biagio Antonacci a quello di “Falla girare” di Jovanotti, da quello de “La solitudine” di Laura Pausini a quello di “Attenti al lupo” di Lucio Dalla, oltre a quelli di “Giudizi universali” di Samuele Bersani, “Easy Lady” di Spagna e “Senza parole” di Vasco Rossi). 

“Ad un certo punto si erano ridimensionati i budget, le case discografiche non stanziavano più fondi per portare avanti progetti interessanti, i dischi non si vendevano. Avevo deciso di dedicarmi ad altre sfide, principalmente in tv. Fu Jovanotti a chiamarmi: per lui avevo diretto i video di hit come ‘Ragazzo fortunato’, ‘Penso positivo’, ‘Serenata rap’, ‘L’ombelico del mondo’, ‘Tanto’ e ‘Safari’, che era uscito da qualche mese. Mi parlò di questo progetto, a nome di tutti gli artisti coinvolti: fu gratificante per me sapere che ero stato scelto io per la regia del singolo. Ma bisognava trovare un’idea, capire cosa fare”.

L’operazione delle riprese si rivelò relativamente semplice: la mattina Lo Giudice si presentò insieme ai suoi operatori negli studi Officine Meccaniche di Mauro Pagani e posizionò le telecamere nello studio. Man mano cominciarono ad arrivare i vari artisti coinvolti.

“Riprendemmo tutto quello che succedeva: gli artisti che arrivavano, che cantavano, che si abbracciavano, che scherzavano tra loro”. 

Il difficile arrivò dopo: 

“Fu complicatissimo montare il videoclip. Primo per il tempo, perché avevamo ore e ore di girato ma avevamo a disposizione poco meno di 7 minuti, la durata della canzone. E poi perché bisognava cercare di dare più o meno a tutti i presenti lo stesso minutaggio. Il concetto alla base dell’operazione, infatti, era che tutti gli artisti avevamo la stessa importanza: nessuno era più importante degli altri”.

A parte Mina e Adriano Celentano, all’appello del 21 aprile tra le superstar del pop-rock italiano mancavano Vasco Rossi (“Io penso che la beneficenza si debba fare tirando fuori i soldi dal proprio portafoglio, senza troppo spettacolo e pubblicità”, è sempre stata la filosofia del rocker di Zocca), Eros Ramazzotti, Biagio Antonacci, Lucio Dalla. 

“Lucio era in Germania e non fece in tempo a tornare in Italia. In generale, da quello che so io nessuno si tirò indietro: chi non c’era, aveva semplicemente altri impegni prefissati in quei due giorni e non aveva modo di cambiare piani”.

Dopo "Domani"

La canzone sarebbe uscita pochi giorni dopo la registrazione del disco e del video, il 6 maggio: le radio l’avrebbero cominciata a trasmettere a partire dalle 3.32 del 6 maggio, ad un mese esatto dal terremoto, mentre il singolo sarebbe uscito l’8 maggio sugli store digitali (lo streaming non esisteva ancora) e il 15 maggio nei negozi al prezzo di 5 euro. L'intento era quello di devolvere interamente i proventi della vendita del disco alla campagna "Salviamo l'arte in Abruzzo", un progetto di solidarietà da parte degli artisti e della discografia italiana verso la gente colpita dal terremoto in Abruzzo, nato per raccogliere fondi per sostenere la ricostruzione e il restauro del Conservatorio Alfredo Casella e del Teatro Stabile d’Abruzzo dell’Aquila.

Da Wikipedia:
Ad un anno dalla registrazione, "Domani 21/04.2009" raccolse 1.183.377,35 euro, depositati sul conto corrente nº 95882221 intestato al Ministero per i beni e le attività culturali. Le vendite del supporto CD ammontarono a 450.000 copie, mentre quelle in download digitale a 74.000. Si aggiunsero inoltre i diritti autoriali ed editoriali SIAE versati da Mauro Pagani, rispettivamente di 39.357,70 e 29.651,66 euro.

"Domani 21/04.2009" debuttò alla prima posizione della classifica italiana, vendendo 357.000 copie in una sola settimana, uno dei debutti più alti nella storia della classifica FIMI. Il singolo mantenne la prima posizione per 12 settimane, diventando, con oltre 500.000 copie, il più venduto del 2009, certificato disco di diamante.

La FIMI, sentita da Rockol, ci ha comunicato ufficialmente che "Domani 21/4.2009" ha queste performance di classifica:

Debutto al primo posto nella Top Singoli (week 20/2009)

12 settimane consecutive al primo posto in chart (al primo posto nella top ten dei singoli in assoluto più a lungo al numero uno)

27 settimane di permanenza in chart

Singolo più venduto dell’anno.

Nessuna certificazione conquistata (l’attribuzione del “disco di diamante” su Wikipedia non è corretta)

Non è il singolo più venduto in assoluto per copie fisiche.

Qui il comunicato stampa con il consuntivo finale dei risultati economici dell'operazione.

La fotografia dell'articolo è pubblicata non integralmente. Link all'immagine originale

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