Jannacci e Massini: un brano di denuncia sulle morti bianche

Paolo Jannacci, musicista, cantautore e figlio di Enzo, e Stefano Massini, scrittore e narratore, sono stati ospiti al Festival di Sanremo giovedì 8 febbraio con “L’uomo nel lampo”, un brano inedito di denuncia sociale. Arrangiamento ed orchestra diretta dal maestro Maurizio Bassi. Jannacci e Massini, hanno da tempo consolidato il loro rapporto artistico grazie allo spettacolo teatrale “Storie” prodotto da Piccolo Teatro di Milano che li ha visti protagonisti nei maggiori teatri italiani dal 2020. Sul palco dell’Ariston Massini e Jannacci hanno suonato e interpretato un brano su una ferita pesante nel nostro Paese: le morti sul lavoro.
Queste le parole di Jannacci per presentarlo alla stampa: "Il pezzo è un piccolo contributo in chiave poetica, per non dimenticare chi è morto sul lavoro e per mantenersi sempre in guardia, perché ne va della nostra vita. L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro, ma spesso ce ne dimentichiamo. Altro non posso dire perché sono solo un saltimbanco… Ma si sa: i saltimbanchi, da sempre, raccontano amare verità”.
Poi Massini: "Si tratta di un dialogo in musica. C’è un padre morto giovanissimo in un incidente sul lavoro, uno di quelli che funestano le nostre cronache, senza far notizia al punto tale che neppure destano più scandalo perché il lavoro è diventato un far west e i diritti sono un lusso. L’assuefazione alle cosiddette morte bianche è ormai un dato di fatto, e con questo brano di teatro-canzone tentiamo di sollevare il velo della narcosi. La canzone è un piccolo ritratto di vita, drammatica perché cristallizza un dialogo impossibile: da quella fotografia appesa in salotto, il padre non smette mai di parlare al figlio, che nel frattempo cresce nella leggenda di quel papà morto dentro un lampo”.