Nada e le collaborazioni con Piero Ciampi e Paolo Conte

In occasione dell'uscita del suo nuovo libro "Come la neve di un giorno. Una visione", Nada ha rilasciato una lunga intervista a "Repubblica" (qui ripresa da Dagospia) in cui ha riflettuto sul successo da cui è stata travolta fin da adolescente e, tra le altre cose, ha raccontato l'amicizia con Piero Ciampi e la collaborazione con Paolo Conte.
Pensando al presente, tra la pubblicazione del nuovo romanzo e gli impegni musicali, per rispondere alla domanda se "oggi ti senti più scrittrice o cantante", la voce di "Amore disperato" ha spiegato: "Scrivo i testi delle mie canzoni e la musica. Ma scrivere – sia un racconto o un romanzo – è avere un’ambizione diversa. L’anima è la stessa. Ma cambia il ritmo, la struttura, starei per dire la musica".
Quando aveva appena quindici anni, nel 1969 Nada Malanima si trovò catapultata sul palco del salone delle feste del Casinò di Sanremo, in gara nella diciannovesima edizione del festival, e la sua interpretazione della canzone firmata da Migliacci/Mattone "Ma che freddo fa" (in coppia con i Rokes) le regalò il suo primo successo. Si è sentita una predestinata? "A cosa? La verità è che il successo così repentino e totale ha messo in dubbio chi fossi veramente", è stata la risposta della cantautrice nella recente intervista: "Non morivo dalla voglia di diventare famosa". Ripensando poi alle "cose belle" del successo, Nada ha aggiunto:
"La più bella, a parte Gerry che ha cambiato la mia vita ed è il compagno con cui sto insieme da più di quarant’anni e senza di lui davvero non saprei che fare, è Piero Ciampi. La sua malinconia e marginalità, il suo desiderio di essere senza esserci mi hanno svegliata dal sonnambulismo. Lo incontrai che avevo 18 anni. Il nostro rapporto, dal punto di vista musicale, non fu un successo. Ma lui mi ha dato quella sensibilità diversa che ancora mi porto addosso".
La chiacchierata ha così offerto occasione alla voce di "Senza un perché" di raccontare le collaborazioni musicali con Piero Ciampi e Paolo Conte. Tra le altre cose, insieme a loro e Renzo Zenobi, Nada è stata protagonista di uno spettacolo registrato negli studi Rai di Torino nell'estate 1976, battezzato "Tre uomini e una donna" e disponibile su RaiPlay, durante il quale i quattro artisti si alternarono sul palco fra canzoni, poesie e riflessioni.
A proposito della sua amicizia con Ciampi e la collaborazione con Conte, la cantautrice ha ricordato: "Per i discografici il rapporto con Piero non funzionava. Perciò il direttore della RCA ci affiancò Paolo Conte. Allora era un avvocato e musicista sconosciuto. Si dimostrò grande professionista. Diventammo amici. Purtroppo quando alla fine realizzò le canzoni dell’album, Ciampi diede di matto. Si ingelosì". Spiegandone il motivo, Nada ha sottolineato: "Credo non tanto per la musica che aveva una sua forza suggestiva, ma per l’uomo. Per l’eleganza e i modi con cui parlava. Tutto il contrario della trasandata disperazione di Piero".