Massimo Volume, esce oggi un album-tributo

La NOS Records annuncia la pubblicazione di "Stagioni. Tributo ai Massimo Volume", un disco che raccoglie 12 brani rappresentativi della cult-band bolognese, reinterpretati da altrettanti artisti del panorama alternative italiano, tra i quali Francesco Bianconi, Mauro Ermanno Giovanardi, Cesare Basile, Max Collini, Amerigo Verardi, Bachi Da Pietra.
Il 2023 segna il trentennale discografico dei Massimo Volume: nel 1993 esce infatti "Stanze", primo LP ufficiale della band bolognese.
I Massimo Volume, con Emidio Clementi, da sempre songwriter, voce e basso della formazione, insieme a Egle Sommacal alla chitarra e a Vittoria Burattini alla batteria (nel nucleo originale c’erano anche Umberto Palazzo, uscito dal gruppo prima della pubblicazione di "Stanze" e il compianto Gabriele Ceci), ai quali si sono aggiunti nel tempo Stefano Pilia (attualmente negli Afterhours) e poi Sara Ardizzoni, rappresentano ancora uno dei gruppi più apprezzati di quella scena. Hanno pubblicato sette album in studio.
Questa compilation raccoglie le interpretazioni di alcuni degli artisti più importanti del panorama indipendente italiano, con una tracklist che ripercorre fedelmente la discografia del gruppo bolognese.
Il primo pezzo è infatti "La processione della Madonna dei Porci", contenuto nell’ormai mitologico "Demo Nero" dei Massimo Volume (1992) e reinterpretato da Maverick Persona, il nuovo progetto musicale di Amerigo Verardi insieme al giovane producer brindisino Deje. A seguire, proprio da "Stanze", Francesco Bianconi (Baustelle) regala una versione del classico "Ronald, Tomas e io"; poi è la volta di Mauro Ermanno Giovanardi (La Crus), con "Il primo dio" (con Ninotchka alla produzione musicale), contenuta nel secondo LP dei Massimo Volume, "Lungo i bordi" (1995); la voce e la chitarra di Cesare Basile propongono un altro classico, "La città morta", contenuta in "Da qui" (1997); dallo stesso album Spartiti, progetto di Max Collini (Offlaga Disco Pax) e Jukka Reverberi (Giardini di Mirò) propongono la loro rilettura di "Qualcosa sulla vita"; Marco Ancona e la sua band rileggono "Privé", singolo trainante dell’album "Club Privé" (1999); Ninotchka (Mimmo Pesare) con un featuring vocale di Giorgio Consoli (Leimotiv, Ninotchka) reinterpreta "Le nostre ore contate", contenuto in "Cattive abitudini" (2010), dal quale sono anche tratte "In un mondo dopo il mondo" e "Litio", rispettivamente eseguite da Giovanni Succi dei Bachi Da Pietra e dagli stessi Bachi Da Pietra. Dall’album "Aspettando i barbari" (2013) è tratta la rilettura di "Dymaxion song" proposta da Vittorio Nacci (Iohosemprevoglia), coadiuvato da Raffaele Stellacci (Fabryka) e Giovanni Longo. Chiudono la compilation due brani tratti dall’ultimo LP dei Massimo Volume, "Il nuotatore" (2019): le versioni di "Fred" e di "Vedremo domani", rispettivamente dei pugliesi C.F.F. e il Nomade Venerabile e Elius Inferno.
La compilation uscirà successivamente in vinile numerato in edizione limitata.