Addio a Richard Davis, il musicista statunitense aveva 93 anni

E' venuto a mancare all'età di 93 anni Richard Davis, bassista jazz che ha suonato con innumerevoli stelle di prima grandezza. Davis ha registrato oltre 20 album con il proprio nome e ha collaborato con icone come Eric Dolphy, Elvin Jones, Archie Shepp, Dorothy Ashby, Roland Kirk, Pharoah Sanders, Louis Armstrong, Dizzy Gillespie e Sarah Vaughan. Ha poi inciso dischi con Bruce Springsteen, Frank Sinatra e Barbra Streisand, suonando tutti i tipi di stili jazz, ma anche blues, pop, rock, folk e musica classica, attirando elogi da Igor Stravinsky e Leonard Bernstein.
Richard Davis era nato a Chicago nel 1930, dal 1967 al 1974, è stato nominato miglior bassista nel sondaggio della critica internazionale della rivista Downbeat. Negli anni '70, suonò in “Smile” di Laura Nyro e “Greetings From Asbury Park, N.J.” (leggi qui la recensione) e “Born to Run” (leggi qui la recensione) di Bruce Springsteen (suona il contrabbasso su “The angel” e “Meeting across the river”). E' stato inoltre il bandleader nelle sedute di registrazione dell'album del 1968 di Van Morrison “Astral Weeks” influenzandone il suono.
Negli anni '90 ha creato la Richard Davis Foundation for Young Bassists con il suo ex studente Peter Dominguez . La Fondazione tiene masterclass annuali per musicisti dai 3 ai 18 anni. Verso la fine della sua carriera si impegnò per promuovere l'unità razziale. Nel 1998 fondò il Retention Action Project per facilitare il dialogo su razza e cultura e nel 2000 l' Institutes for the Healing of Racism con l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica sulla storia e sulla patologia del razzismo.
In omaggio al padre la figlia Persia Davis ha scritto in una pagina commemorativa: "Richard ha toccato le vite di migliaia di persone e mancherà ad amici, familiari, fan, studenti e colleghi in tutto il mondo".