Il ritorno dei Killers ha il suono di synth anni Ottanta

Atmosfere ispirate agli anni Ottanta, colorate dai synth e sostenute da una ritmica accattivante, segnano il ritorno dei Killers con un nuovo singolo. Il brano, intitolato “Your side of town”, è il primo inedito della band capitanata da Brandon Flowers a distanza di un anno dalla canzone "Boy", che ha avuto origine dalle sessioni del gruppo di Las Vegas per il suo ultimo album “Pressure machine” del 2021.
Prodotto come il precedente singolo insieme a Stuart Price e Shawn Everett, il nuovo singolo dei Killers intreccia suggestioni rétro con spunti sonori moderni, in cui la voce del frontman arriva sia pulita che filtrata dall’auto tune per raccontare un amore giunto al termine. “I'm hanging on your side of town / I notice when you're not around / Can't keep my cool, I'm burning inside”, recita il testo nel ritornello, mentre la musica e le parole sembrano arrivare distorte per enfatizzare una sorta di amara malinconia nel lasciare andare una possibile storia.
Nell’annunciare l’uscita del brano, il gruppo aveva fatto sapere: “Con entusiasmo vi presentiamo 'Your side of town': ha in sé i fantasmi di molta musica synth che ci ha ispirato nel corso degli anni. Eppure, in qualche modo, sembra comunque appartenere del tutto a noi. Ora è vostra, alzate il volume".
Nonostante la conferma da parte di Brandon Flowers nel 2022 di essersi messo a scrivere anche durante il tour e aver abbozzato nuove idee per dare un seguito a "Imploding the mirage" del 2020 e "Pressure machine" del 2021, non è ancora dato sapere se “Your side of town” possa essere l'anticipazione di un nuovo album dei Killers. Parlando con l’NME lo scorso anno, prima della pubblicazione di “Boy”, il frontman della band aveva fatto sapere: “Faremo ascoltare alcuni singoli, ma un disco completo uscirà probabilmente il prossimo anno. Nel frattempo, però, usciranno sicuramente delle novità”.
La pubblicazione di “Your side of town” segue le scuse rivolte al pubblico dalla band dopo aver invitato un fan russo sul palco a un concerto in Georgia, l'ex Stato sovietico che la Russia ha invaso nel 2008. “Georgia, non è mai stata nostra intenzione offendere qualcuno. Abbiamo una lunga tradizione nell'invitare le persone a suonare la batteria e dal palco sembrava che la risposta iniziale della folla indicasse che erano d'accordo con la scelta di chi è salito sul palco. Riconosciamo che un commento inteso a suggerire che tutto il pubblico e i fan dei Killers sono ‘fratelli e sorelle’ poteva essere frainteso in quel momento. Non volevamo turbare nessuno e ci scusiamo. Siamo con voi e speriamo di tornare presto”, si leggeva nella nota.