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Donna Summer, presentato a Roma un libro-tributo

"La voce arcobaleno” esce per Coniglio Editore
Donna Summer, presentato a Roma un libro-tributo

È stato presentato a Roma “Donna Summer. La voce arcobaleno. Da disco queen a icona pop”, la prima monografia italiana completa dedicata all'artista. A firmare il volume, edito da Coniglio Editore, sono Andrea Angeli Bufalini e Giovanni Savastano, già autori di “La storia della Disco Music”. 
 
Regina della disco music, icona pop, prima artista afroamericana ad aver vinto un Grammy nella categoria “rock”, Donna Summer, a poco più di dieci anni dalla prematura scomparsa, avvenuta il 17 maggio del 2012, viene ricordata e raccontata in un libro arricchito da interviste inedite alla cantante e oltre 500 illustrazioni.
 
Venuta a mancare a soli 63 anni, Donna Summer, originaria di Boston, nell’arco di quasi 4 decenni ha venduto più di 150 milioni di dischi, conquistando 5 Grammy Awards, un Oscar e numerosi premi e dischi d’oro e di platino grazie a successi internazionali come "Love To Love You Baby", "I Feel Love, "Could It Be Magic", "Mac Arthur Park", "Hot Stuff", "Bad Girls", "No More Tears (Enough Is Enough)" e "On The Radio".
 

Il racconto dei due autori

Andrea Angeli Bufalini, giornalista, critico musicale e scrittore, ha all’attivo collaborazioni con diverse testate musicali, è funzionario Rai nella Direzione Radio. Giovanni Savastano, psicoterapeuta, docente e scrittore, collabora con riviste musicali e con Andrea Angeli Bufalini ha pubblicato "La Disco. Storia illustrata della discomusic" (Arcana, 2014) e "La Storia della Disco Music" (Hoepli, 2019). 

Giovanni Savastano:

"Abbiamo comprato i suoi dischi e siamo andati ai suoi concerti. Ai live c’è stato un impatto diverso perché Donna Summer negli anni ’70 qui in Italia non si concedeva molto, e noi eravamo troppo giovani per andare in discoteca ad ascoltarla o per vederla dal vivo, anche se io a tredici anni riuscì a convincere mia madre a portarmi al teatro Sistina di Roma dove si tenne un concerto di Donna Summer. Da grandi poi, insieme ad Andrea, l’abbiamo vista dal vivo molte volte e Andrea, che lavorava in radio alla RAI, è riuscito a contattare il suo manager e le propose di venire in studio, dato che Donna Summer in quel periodo aveva un disco nuovo da promuovere". 

Andrea Angeli Bufalini:

"Quella fu la prima volta in cui Donna Summer entrò negli studi RAI, e da lì poi è nata una conoscenza che è andata anche aldilà della professionalità perché lei ci conosceva bene;, noi siamo ancora in contatto con il marito, e Donna era veramente una persona speciale". 

Savastano:

"Ero convinto che Donna Summer fosse una diva, avevo i suoi poster in camera da ragazzo; poi l’ho incontrata ed era una ragazza semplicissima, molto empatica, umana e interessata agli altri. Quando io e Andrea la intervistavamo molto spesso era lei a fare le domande a noi, voleva fare lei l’intervista a noi. Abbiamo poi scoperto negli anni una persona molto 'complessa', nel senso bello del termine, non era affatto superficiale"

Bufalini:
 
"Nel fare la voce 'sexy' quando cantava e nel suo modo di comportarsi da 'diva', Donna Summer si ispirava a Marilyn Monroe, ma soffriva del fatto che la casa discografica la volesse un po' ingabbiare e non far uscire la sua voce vera; perché la sua voce era molto potente. Dal vivo, lei teneva il microfono ad una distanza enorme dalla bocca perché aveva un’emissione potentissima. La macchina discografica e massmediatica confonde l'interprete con il personaggio, e tutti pensavano che Donna Summer fosse quella che si sentiva nei primi dischi, ma in realtà lei non era così. Nel 1977 uscirono alcune voci che sostenevano che Donna Summer non esistesse, in Italia si riteneva fosse impossibile che esistesse una donna così bella e contemporaneamente così brava. Quando venne in Italia, dopo essersi fatta tanto desiderare, il primo concerto live fu un successo clamoroso. Fece poi un tour da noi, che fu organizzato malissimo, tanto che poi non è tornata più tanto spesso. Lei andava fortissimo negli altri Paesi. In Italia purtroppo Donna Summer non era apprezzata da molti nostri colleghi, che sostenevano che lei non sapesse cantare".  
 

Savastano:

"Donna Summer e John Lennon  negli anni ’80 entreranno a far parte della stessa casa discografica, la Geffen Records, e si sono conosciuti molto bene. Lei diceva che Lennon si era chiuso in stanza per diverse ore ad ascoltare il 45 giri di 'I Feel Love' che all’epoca ha rivoluzionato il modo di fare musica, sembrava una sorta di capsula spaziale che arrivava da un altro pianeta e atterrava. Una canzone registrata in appena dieci minuti e in una sola take vocale". 

 
Bufalini:

"'No More Tears (Enough Is Enough)' è la canzone del 1979, interpretata in duetto da Donna Summer e Barbra Streisand. Tra le due non vi era alcuna rivalità e c’era un rispetto reciproco: si sono date dei consigli ed è venuto fuori un capolavoro".


All'incontro ha partecipato anche Deborah Johnson, figlia di Wess (degli Airedales, poi partner professionale di Dori Ghezzi), che nella trasmissione televisiva "Tale e quale show" ha impersonato Donna Summer.
 
"Pensavo sarebbe stato più semplice, ma il suo registro è molto alto; vi posso assicurare che è molto difficile tenere quelle note acute con un filo di voce, e anche io, che ho una voce robusta e sono mezzosoprano, ho faticato e mi sono resa conto di quanto lei fosse poliedrica. Ci sono alcuni suoi brani dove quasi non la si riconosce, pensi sia un’altra cantante, perché lei aveva la capacità di cambiare totalmente la timbrica. Ci ho dovuto lavorare parecchio per imitarla, e non è stato facile. Ho inciso due canzoni di Donna Summer e prossimamente porterò in teatro uno spettacolo dedicato a lei". 
 

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