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Rap Italiano Game Over: Kid Yugi e gli altri astri nascenti

Il rapper pugliese tiene le fila della nuova generazione, che conquista la playlist.
Rap Italiano Game Over: Kid Yugi e gli altri astri nascenti

Su di lui si sono espressi positivamente i mesi scorsi sui social artisti come Tedua e Gué e produttori della scena rap italiana come TY1 con cui ha realizzato la traccia “Monopolio”, che ha totalizzato due milioni di stream. Inutile girarci intorno: Kid Yugi è (già) la nuova promessa del rap italiano. Vero nome Francesco Stasi, classe 2001, partito dalla provincia di Taranto alla conquista della scena, Kid Yugi - che ha appena pubblicato il suo nuovo singolo "Quarto di bue" con Night Skinny - tiene le fila della nuova generazione di rapper che in questi mesi hanno cominciato la loro ascesa alla gerarchia della scena. A lui - e a loro - è dedicata questa settimana la playlist "Rap Italiano Game Over", che raccoglie le uscite principali del genere.

C'è l'ex FSK Satellite Taxi B, classe 1998, tornato con il nuovo singolo "Hype". C'è Emanuelino, dalla Zona 4, quartiere di Milano, alle playlist che contano con "4Z". Ci sono i 2Rari, il duo formato dai rapper veronesi Tommy e Ronny Rari, con "Moped". Tutti sulla rampa di lancio. E poi c'è Kid Yugi, appunto. 

Nato e cresciuto a Massafra (TA) inizia a fare rap dalla prima adolescenza maè solo a febbraio 2022 che pubblica il suo primo singolo "Grammelot" su Spotify. L'artista porta un immaginario moderno ma allo stesso tempo ricercato, contraddistinto da citazioni letterarie e cinematografiche. Ad aprile 2022 inizia a lavorare con Underdog Music e Thaurus Music pubblicando i singoli "SturmUnd Drag", "Kabuki" e "King Lear", per poi tornare ad ottobre con l'anthem"DEM" in collaborazione con Tony Boy e Artie 5ive che ha anticipato la pubblicazione di The Globe, il suo primo progetto ufficiale per Underdog Music, Thaurus Music, Virgin Music Italy, Universal Music Italy. Il titolo “The Globe” trae ispirazione dal celebre teatro di Shakespeare a Londra e diventa il fil rouge di tutto l’album. I titoli del brano richiamano concetti arcaici come nel caso del brano d’apertura “Hybris” (“superbia”, un topos della letteratura e tragedia greca) oppure strumenti recitativi come il “Grammelot” (il brano n.4), portato sul grande schermo da grandi cineasti come Charlie Chaplin e recuperato anche dal drammaturgo Dario Fo in epoca successiva, “Sturm und drang” (traccia 6 e primo singolo), movimento culturale nato nella seconda metà del XVIII secolo, “King Lear”, traccia n.8 che si rifà alla celeberrima tragedia shakespeariana, fino al brano di chiusura Il ferro di Čechov” (“la pistola di Čechov” è una tecnica narrativa che serve a produrre un colpo di scena o un ribaltamento delle vicende).

Musica rap e urban, dunque, si fondono a citazioni letterarie e di spessore, creando un mix unico e innovativo.  Il progetto mette in luce le principali qualità mostrate fino ad ora da Kid Yugi, ovvero uno spiccato liricismo inserito nelle regole della trap, ma apre il sipario anche su dei punti di forza finora nascosti del suo progetto, come le melodie e una profonda introspezione.

Il rapper ha totalizzato numeri incredibili con la pubblicazione di un videoclip dove presenta quattro brani inediti all’interno del format culto del rap italiano “Real Talk”: oltre 200.000 visualizzazioni su YouTube in una settimana. La clip è entrata in tendenza nella top10 dei video più visti, divenendo virale anche sulle piattaforme social.

Quarto di bue”, in collaborazione con il produttore multiplatino Night Skinny, uno dei massimi esponenti della scena urban italiana, è una conferma: “È una traccia che, grazie allo switch che avviene a metà della produzione e all’uso sapiente dei campioni di Skinny – sia vocali che strumentali – con un richiamo evidente alle sonorità hip-hop del passato, riesce a esaltare al meglio la potenza del rap di Yugi.” Il brano arriva accompagnato da un videoclip diretto da Amedeo Zancanella dalle atmosfere cinematografiche slasher e gore, ambientato in una macelleria e in una casa abbandonato. Il concept rimanda all’idea di ‘crudezza’ e ‘mancanza di filtri’, che caratterizza lo stile di scrittura diretto e incisivo di Kid Yugi, sposandosi perfettamente con quello delle produzioni di Night Skynny.

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