Vinicio Capossela annuncia tour e una serie di 'concerti urgenti'

Dopo il concerto di presentazione al Conservatorio di Milano lo scorso 20 aprile ecco svelate le prime date del tour autunnale di Vinicio Capossela che porterà i brani dell'album “Tredici canzoni urgenti” (leggi qui la recensione) in teatro. Il tour si chiama 'Con i tasti che ci abbiamo', come la canzone che chiude il nuovo disco.
Il tour teatrale sarà anticipato da una serie di CONCERTI URGENTI “a soggetto” in programma in primavera ed estate: il 9 luglio al Teatro Romano di Fiesole (FI) all’Estate Fiesolana, il 13 a Pesaro a Lonely Planet UlisseFest, il 28 a Bra (CN) ad Attraverso Festival, il 29 al Forte di Bard (AO), il 2 agosto a Cassano All’Ionio (CS) ad Armonie d’Arte Festival e il 3 a Mesagne (BR).
Calendario:
FERRARA 10 ottobre Teatro Comunale
NAPOLI 12 ottobre Teatro Augusteo
ROMA 13 e 14 ottobre Auditorium della Conciliazione
RAVENNA 16 e 17 ottobre Teatro Alighieri
TORINO 19 ottobre Teatro Colosseo
VARESE 20 ottobre Teatro di Varese
BARI 23 ottobre Teatro Petruzzelli
TARANTO 24 ottobre Teatro Comunale Fusco
CATANZARO 26 ottobre Teatro Politeama
MESSINA 28 ottobre Teatro Vittorio Emanuele
CATANIA 29 ottobre Teatro Massimo Bellini
PALERMO 30 ottobre Teatro Golden
PESCARA 04 novembre Teatro Massimo
BOLOGNA 06 e 07 novembre Teatro Duse
ANCONA 08 novembre Teatro delle Muse - Spilla Festival
LACEDONIA (AV) 10 novembre Teatro Comunale
FIRENZE 12 novembre Teatro Verdi
MILANO 13 novembre TAM Teatro Arcimboldi
PARMA 15 novembre Teatro Regio
BRESCIA 16 e 17 novembre Teatro Grande
PADOVA 18 novembre Gran Teatro Geox
GENOVA 20 e 21 novembre Politeama GenovesE
Le prevendite saranno attive a partire dall’11 maggio alle ore 14.00 sui principali circuiti di prevendita: Ticketone, Ticketmaster, Vivaticket, Diyticket, bigliettoveloce.it

Dice Vinicio Capossela: “I tasti del pianoforte, smontati, sembrano spazzolini da denti per elefanti, o metri di legno da muratore. Privati del loro compito, e del complesso dello strumento per il quale sono costruiti, diventano lunghe dita inarticolate, smaltate in punta, a volte di bianco a volte di nero. Schegge di qualcosa che si è rotto, di un mondo fatto a pezzi come da un congegno che ti è esploso tra le mani. Con i tasti che ci abbiamo, ci siamo fatti infilzare senza che nessuna beatitudine ne sia venuta. Ma sono venute tredici canzoni, fastidiose e urgenti. Sono canzoni che non si sottraggono al tempo e che parlano da sé: affrontano i temi del pericolo e della grazia, che viviamo in dimensione collettiva, messi sul piatto e serviti con tasti rotti come posate. Pezzi di legno e smalto che a volte feriscono a volte carezzano, a volte grattano la schiena. Possono essere schegge, coltelli o amuleti, ma è comunque tutto quello che abbiamo per affrontare i mostri fuori e dentro di noi. Affrontarli insieme è meglio che affrontarli da soli. Con i tasti che ci abbiamo suoneremo e parleremo e canteremo nel riparo dei teatri in autunno. Il cuore urgente (per citare il telegrafista di Jannacci) non ha bisogno di maschere, scenografie e infingimenti, è un cuore messo a nudo, una radiografia a torace aperto. Soltanto riconoscendo la nostra finitezza possiamo costruire sui nostri limiti delle possibilità. Ed è quello che cercheremo di fare il prossimo autunno nei teatri, declinando il concetto dell’urgenza nell’essenzialità della musica, con una formazione di musicisti e musiciste aperta ad accogliere, di città in città, l’ospite e con un repertorio a scaletta libera incentrato sul perno di queste tredici canzoni, in una specie di mensa all you can eat a cui mangeremo tutti. Impeggiamo per immegliarci e tutto sarà stato un regalo.”