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Lazza diventa Rondo, l'epifania di Truppi e il ritmo dei Pinguini

Lazza, i Pinguini, Annalisa, Truppi e altri: i nostri commenti ai nuovi singoli usciti oggi.
Lazza diventa Rondo, l'epifania di Truppi e il ritmo dei Pinguini

LazzaDaSosa, verrebbe da dire, ascoltando il nuovo singolo del rapper milanese rivelazione dell'ultima edizione del Festival di Sanremo con la sua "Cenere", che torna ora con "Zonda". Ma anche Fred De Palma in versione Rhove, paragonando il nuovo singolo del re del reggaeton italiano con "Shakerando". Poi arriva Giovanni Truppi, che con "Moondrone" - si rinnova il sodalizio con Niccolò Contessa - conferma di essere un alieno. E ancora: Annalisa, il vincitore di "Amici" in carica Luigi Strangis, i Pinguini Tattici Nucleari. Abbiamo selezionato alcuni dei nuovi singoli più rilevanti del New Music Friday di oggi, venerdì 31 marzo, e li abbiamo ascoltati per voi. Ecco le nostre sensazioni.

Lazza - "Zonda"

Dopo il successo straripante di “Cenere”, Lazza sembra vestirsi di blu e trasformarsi in Rondodasosa. Con la produzione musicale del britannico 808Melo e di NKO, lo scultore del suono della scena di San Siro e quindi anche di Rondo, pubblica un pezzo più street con richiami al sound drill britannico. Lazza è sempre di più il Drake italiano: surfa sui generi e sembra poter fare (quasi tutto), spaziando dal rap al pop fino alle sonorità più serrate. Tutto ad altissima velocità, tagliando traguardo dopo traguardo: tenere il controllo del volante e capire quale direzione si sta prendendo, dopo tante derapate e curve, non è facile. Ma Lazza, al momento, sembra un pilota imprendibile. (C.C.)

Pinguini Tattici Nucleari - "Coca zero"

La band non vuole far frenare la scia dorata creata con “Fake News”, album uscito lo scorso dicembre e certificato platino in quattro settimane. Un progetto che verrà presentato con più di dieci date negli stadi in questo 2023. Il nuovo singolo “Coca zero” parla di cambiamento. La canzone affronta svariati temi, dalla sostenibilità, al gender, alla religione, soffermandosi in modo particolare sulla modalità in cui le diverse generazioni si confrontano sui temi di oggi, di ieri e di domani. Non manca, ovviamente, l’ironia classica della band bergamasca. Musicalmente tutto parte da un chitarra acustica fino da una parte più rock sul finale, intervallata da frammenti dal sapore quasi hip hop. Un pinguinata forse meno pop, ma più ritmata. (C.C.)

Annalisa - "Mon amour"

Scritto dalla voce savonese con Paolo Antonacci e Davide Simonetta, che ha curato anche la produzione insieme a Zef, racconta quel momento che divide un passato deludente dalla voglia di correre verso il futuro, non abbandonando autoironia e leggerezzaUn pezzo da ballare, calato in un’atmosfera sexy ed energica, un mondo dove Annalisa è sempre più a suo agio dopo il successo di “Bellissima”, doppio platino. “Disperata e anche leggera”, Annalisa racconta un intreccio amoroso, un tradimento. C’è il pop anni ’90, ma anche un sound contemporaneo: Annalisa non è mai stata così sicura delle sue potenzialità. (C.C.)

Fred De Palma - "Adrenalina"

Niente reggaeton, stavolta, per il re italiano del genere, che su hit come “Una volta ancora” e “Un altro ballo” ci ha costruito una carriera redditizia. “Adrenalina” è “Shakerando”, in versione Fred De Palma: il beat del brano - prodotto da Jvli - ricorda la hit virale di Rhove, ma le atmosfere apparentemente cazzone, con omaggi anche piuttosto espliciti alla dance italiana degli Anni ’90 (il giro di piano finale, che riproduce la malodia, non può non ricordare “Blue” e dintorni), nascondono nel testo, spiega lui, un sottotesto tutto da decifrare. Fred De Palma racconta che la carriera che lo ha portato in vetta alle classifiche internazionali ha avuto anche delle ombre - “Sono schiavo dell’adrenalina”, canta - e qui esorcizza i suoi demoni, dal gioco al denaro, passando per le donne: “Quante volte ancora potrò toccare il fondo / e trovare la forza poi per spaccare il mondo? / io non so quanto ancora ci credo / ma ogni giorno mi chiedo / se è solo colpa mia se tutto quello che ho intorno / mi ha reso così diverso da ciò che sono / o se lo sono davvero”. (M.M.)

Giovanni Truppi - "Moondrone"

Suoni sintetici, canzone d’autore in salsa elettronica e spoken word: Truppi conferma di giocare in un campionato tutto suo, nel cantautorato italiano contemporaneo. In “Moondrone”, che anticipa l’album “Infinite possibilità per esseri finiti”, in uscita il 28 aprile, si rinnova la collaborazione con Niccolò Contessa, qui co-autore e produttore (insieme a Marco Buccelli), già al suo fianco l’anno scorso a Sanremo in “Tuo padre, mia madre, Lucia”. “Moondrone” è un flusso di pensieri e di parole, che racconta con poesia un sentimento puro, travolgente e totalizzante, così forte da desiderare di non vederne mai la fine: “Vorrei morire prima io di te / per non restare mai senza di te / e se finisse quello che sento con te / vorrei impazzire, e credere che sono il mare / e tu se un’onda che nuota dentro di me”. (M.M.)

Luigi Strangis - "Adamo ed Eva"

L’ex vincitore di “Amici” tira in ballo il racconto biblico del peccato originale in un testo che parla di un amore libero e irrazionale: mordere la vita come mordere la mela. Tra elettronica, pop-rock e un ritornello iper catchy, Strangis continua a gravitare intorno all’orbita del talent (anche l’etichetta è sempre quella, 21Co, legata a doppio filo al programma condotto da Maria De Filippi, con la quale ha firmato - ha raccontato lui - orgogliosamente, rifiutando pure qualche proposta arrivata dalle major). Le allusioni erotiche qui e là nel testo divertono: “Abbiamo un appuntamento al buio sul mio letto / e tu ti spogli come non mi avessi visto mai”. (M.M.)

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