Com'è andato il concerto di Roger Waters a Milano
Sono le 20 e 40 quando una voce annuncia che lo spettacolo sta per cominciare: sul palco, un gigantesco megaschermo a forma di croce in mezzo alla platea del Forum di Assago, compare l'avvertimento, ormai noto: "Se siete tra quelli che pensano 'mi piacciono i Pink Floyd ma non sopporto le posizioni politiche di Roger', allora andatevene subito affanculo al bar". Giusto per mettere le cose in chiaro da subito: non è solo rock 'n' roll, è Roger Waters.
Il "This is not a drill tour" ieri sera è sbarcato a Milano, per la prima di 7 date, oltre 80.000 biglietti venduti. Lo show è una macchina spettacolare ormai ben oliata, in giro da quasi un anno: forse meno mega-spettacolare rispetto all'"Us+Them tour" che arrivò nel nostro paese nel 2018, ma più immersivo, per come è conformato il palco, che permette di stare dentro alla musica e allo show da ogni punto del palazzetto.
Lo show inizia con la nuova versione di "Comfortably numb", con il megaschermo a forma di croce a livello terra e i musicisti quasi nascosti: alla seconda canzone lo schermo si solleva, rimanendo sospeso sul palco, con la band disposta sui vari bracci della croce, e Waters che gira da una parte all'altra.
Un inizio subito forte, dedicato a "The Wall" per poi lasciare spazio ad una parte centrale con i brani solisti (tra cui l'inedita "The bar"); quindi un emozionante finale prima con una doppia dedica a Syd Barrett con "Wish you were here" e "Shine on you crazy diamond", con le scritte dei megaschermi che raccontano la storia dell'amicizia tra i due, poi"Sheep", l'unica canzone in scaletta da "Animals". L o spazio ridotto al disco del '77 è forse la più grande differenza rispetto al tour precedente, quando la Battersea Power Station compariva dal nulla sopra le teste del pubblico: qua invece c'è solo una pecora-drone che fa il giro del palazzetto.
Dopo una lunga pausa si ricomincia con un'altra sequenza dedicata a "The Wall": "In the flesh" e "Run like hell", in cui compare l'ormai classico maiale volante che volteggia sul pubblico. Dopo due brani solisti arriva un'altra sequenza, dedicata a "The dark side of the moon": musicalmente è forse la parte più bella dello show, in cui spicca l'interplay tra Dave Kilminster e Jonathan Wilson, che è pure la voce principale di "Money" e "Us and them". Sul finire della sequenza compaiono dal nulla dei proiettori laser che creano 8 prismi che ricordano la copertina dell'album incorniciando gli schermi: l'effetto è notevole, come vedete da una della foto sotto.
Finale con l'apocalittica "Two suns" da "The final cut", quindi una ripresa di "The bar" che sfocia in "Outside the wall" mentre la band esce di scena.
Il "This is not a drill" tour è uno spettacolo ancora più politico e politicizzato rispetto al passato. Waters mette in scena la sua musica, la sua storia, le sue passioni e anche le sue ossessioni: è cosi, prendere o lasciare, se non vi piace il suo approccio è lui stesso a dirvi di andare affanculo.
Originariamente previsto per il 2020, ha debuttato lo scorsa estate in America ed è nella sua fase conclusiva: andrà avanti fino a giugno, è etichettato come "il primo tour d'addio", e non è chiaro se l'enfasi è su "primo" o su "addio". Comunque, si replica stasera, poi ancora il 31 marzo e 1° aprile; poi il ritorno a fine aprile a Bologna per altre tre date, 21, 28 e 29.
SETLIST
Comfortably Numb - Cover di Pink Floyd
The Happiest Days of Our Lives - Cover di Pink Floyd
Another Brick in the Wall, Part 2 - Cover di Pink Floyd
Another Brick in the Wall, Part 3 - Cover di Pink Floyd
The Powers That Be
The Bravery of Being Out of Range
The Bar
Have a Cigar - Cover di Pink Floyd
Wish You Were Here - Cover di Pink Floyd
Shine On You Crazy Diamond (Parts VI-VII, V) - Cover di Pink Floyd
Sheep - Cover di Pink Floyd
Set 2:
In the Flesh - Cover di Pink Floyd
Run Like Hell - Cover di Pink Floyd
Déjà vu
Déjà vu (Reprise)
Is This the Life We Really Want?
Money - Cover di Pink Floyd
Us and Them - Cover di Pink Floyd
Any Colour You Like - Cover di Pink Floyd
Brain Damage - Cover di Pink Floyd
Eclipse - Cover di Pink Floyd
Two Suns in the Sunset - Cover di Pink Floyd
The Bar (Reprise)
Outside the Wall - Cover di Pink Floyd