Ze in the Clouds, il nuovo album è "Oportet 475"
"Oportet 475" è il secondo album di Ze in the Clouds (pianista e produttore, nome d'arte di Giuseppe Vitale) uscito in questi giorni per l'etichetta Tǔk Music.
Ze in the Clouds, polistrumentista e produttore nato vicino a Milano alla fine del secolo scorso, sin da giovanissimo ha attirato l’attenzione di promoter e direttori artistici della nuova scena d’avanguardia legata al jazz e all’elettronica. Dall’età di 15 anni ha iniziato a fare concerti in molti locali e festival (Umbria Jazz, Edinburgh Jazz Festival, Montreux Jazz Festival, Time in Jazz, Torino Jazz Festival, Miami Fest, Estate Sforzesca Milano, Jazz 4 L’Aquila, Dour Festival, La Prima Estate, Bluenote Milano, Ritmika Festival), sia come sideman (con MEG, LNDFK), sia come leader (Ze in the Clouds), anche in apertura di artisti come Thundercat, Anderson Paak, Pj Morton.
Negli ultimi anni si è concentrato sempre di più sulla creazione ed elaborazione di un proprio linguaggio (anche collaborando con artisti italiani come Mistaman, LNDFK, Willie Peyote). JazzMi e Jazz:Re:Found, due festival che si focalizzano su questo concetto meta-artistico, lo hanno inserito nella loro programmazione. Jazz:Re:Found ha poi inaugurato la propria etichetta "Time is The Enemy" con il suo album d’esordio "Magical", con la partecipazione di LNDFK.
Dice il comunicato stampa:
"Il suo percorso parte da Gesualdo da Venosa, un innovatore le cui soluzioni armoniche hanno anticipato di secoli molta della musica del 900, e passa per Bach, attraversa il romanticismo arrivando alla classica contemporanea: il tutto filtrato e rielaborato da una visione futuristica e contemporanea che attraversa jazz, elettronica, folk e soul".
Avvalendosi della produzione di LNDFK, per la registrazione dei 13 brani originali Vitale ha collaborato con Edoardo Battaglia e Gianluca Pellerito alla batteria, Francesco Fabiani alla chitarra, Paolo Fresu alla tromba e Uri Caine al Fender Rhodes.
Vitale è stato coadiuvato dal producer e fonico Suorcristona; il mix è opera di Dario Bassolino ed il mastering di Kelly Hibbert.
L’opera in copertina (nella foto dell'articolo) è di Augusto Fabio Cerqua, architetto, graphic designer e ricercatore napoletano.