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Marilyn Manson accusato di violenza sessuale su una minorenne

Una donna sostiene che il cantante ha più volte abusato di lei nel 1995, quando aveva 16 anni
Marilyn Manson accusato di violenza sessuale su una minorenne

Mentre la causa intentata dalla modella Ashley Morgan Smithline nel 2021 per aggressione sessuale e violenze psicologiche è stata archiviata, ed è stato raggiunto da Esmé Bianco un accordo extragiudiziale, Marilyn Manson deve ora far fronta a un'altra accusa di molestie, questa volta però per fatti accaduti negli anni Novanta ai danni di una donna allora minorenne e quando la sua carriera era ancora agli inizi.

Come riportato dall'edizione statunitense di "Rolling Stone" e da "Pitchfork", una donna ha citato in giudizio il cantante statunitense sostenendo di essere stata più volte sua vittima nel 1995, quando aveva sedici anni. La causa è stata presentata presso la Corte Suprema della Contea di Nassau a Long Island, New York, oggi, 30 gennaio, e tra gli imputati nomina anche Interscope Records e Nothing Records (ex sussidiaria dell'Interscope fondata da Trent Reznor e John Malm Jr.). Nei documenti la donna che ha citato a giudizio Manson viene indicata con il nome di Jane Doe e la voce di "The beautiful people" è accusata di aggressione sessuale e inflizione intenzionale di stress emotivo. La donna, inoltre, oltre a richiedere un risarcimento danni non specificato, accusa le etichette Interscope e Nothing di negligenza e inflizione intenzionale di stress emotivo. 

Secondo la denuncia, Jane Doe ha incontrato per la prima volta Marilyn Manson, all'anagrafe Brian Warner, all'età di 16 anni dopo un concerto del 15 settembre 1995 a Dallas, in Texas. Stando a quanto dichiarato, la donna si trovava fuori dal locale insieme ad "altre tre fan minorenni" per incontrare Manson, il quale avrebbe chiesto alle ragazze "la loro età, quale classe frequentassero a scuola e dove fossero i loro genitori in quel momento", prima di invitare Jane Doe "e una delle altre ragazze più giovani sul tour bus".

Stando a quanto dichiarato nella causa, sul bus "Warner ha compiuto vvari atti di violenza sessuale contro la querelante, che all’epoca era ancora vergine, inclusi la copulazione forzata e la penetrazione vaginale". La causa continua: “Uno dei membri della band ha visto l'imputato Warner aggredire sessualmente il querelante. Il querelante soffriva, era spaventata, sconvolta, umiliata e confusa. Dopo l'aggressione, l'imputato Warner ha riso di lei. Il querelante sostiene quindi che la condotta di abuso sessuale qui asserita è stata compiuta dall'Imputato Warner per soddisfare i propri desideri sessuali. L'imputato Warner ha infatti chiesto alla querelante di 'togliersi dal culo dal mio bus' e ha minacciato la querelante che, se l'avesse detto a qualcuno, avrebbe ucciso lei e la sua famiglia".

Come riportato, a seguito della presunta aggresione, il manager del cantante avrebbe fornito a Jane Doe un numero di telefono e una password per "rimanere in contatto" con Manson e la band. L'artista, a sua volta, avrebbe iniziato a invitare Done a casa sua, oltre a "sollecitare la querelante a inviare foto sessuali esplicite di lei e dei suoi amici al suo fan club, Satan's Bakesale".

Il 9 dicembre 1995, dopo ulteriori comunicazioni con Manson, Doe avrebbe assistito al suo concerto a New Orleans e sarebbe stata nuovamente portata sul tour bus del musicista dopo lo show. Sul bus, riporta la causa, Manson "ha sistemato l'aspetto della querelante, complimentandosi con lei, giocando con i suoi capelli e guardando le foto e i disegni che lei aveva con sé". Inoltre, il cantante, così come "[un] altro uomo coinvolto nel tour", avrebbe poi aggredito sessualmente Doe.

Nei documenti della causa, Jane Done ha inoltre affermato di aver successivamente ripreso i contatti con Manson nel 1999, quando aveva 19 anni. La donna sostiene ora che al tempo Manson l'abbia costretta a fare sesso con lui e abbia abusato sessualmente di lei più volte, anche nella contea di Nassau, New York, dove è stata intentata la causa. 

Siccome al momento delle presunte aggresioni del 1995 Marilyn Manson era sotto contratto con la Nothing Records di Reznor e Malm Jr., la causa ha incluso dettagli sulla promozione della musica dell'artista sostenendo che "gli imputati Interscope e Nothing Records hanno promosso la pedofilia e la violenza dell'imputato Warner per un ulteriore tornaconto". Viene inoltre affermato che: "Attraverso l'inclusione di questi messaggi sfacciati, anche se drammatizzati, l'imputato Interscope e l'imputato Nothing Records sapevano o avrebbero dovuto sapere che l'imputato Warner stava probabilmente sfruttando il suo fan club per agevolare lo scambio di materiale pedopornografico a e da minori .”

Doe e i suoi avvocati sostengono che le etichette, quindi, "sapevano o avrebbero dovuto sapere che l'imputato Warner era abitualmente e regolarmente coinvolto in atti di condotta sessuale criminosa a danni di giovani e persone minorenne in tutto il paese". Di conseguenza, affermano che le etichette sono state negligenti non proteggendo la donna da Manson.

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