Il disco del giorno: Johnny Griffin, "Way Out!"

Johnny Griffin
"Way Out!" (Cd Riverside OJCCD-1855-2)
Salutiamo le fredde atmosfere di fine settembre con un’iniezione di energia fornita da un musicista che ha messo la comunicativa in cima alle proprie priorità, distribuendo sempre prestazioni strumentali di eccezionale caratura in qualsiasi contesto si trovasse a esibirsi.
Johnny Griffin è un leone del bebop che ha infiammato decine di sessions grazie alla sua strepitosa bravura tecnica cui si aggiungono grande conoscenza del linguaggio armonico jazzistico più avanzato e notevole intelligenza melodica.
La sua bassa statura poteva trarre in inganno, perché quando Griffin si avvicinava al microfono il tornado che usciva dallo strumento trasportava nella biosfera tutti gli amanti del jazz che facevano la coda per andarlo ad ascoltare nella band di Thelonious Monk o nei propri gruppi.
Rispetto a molte incisioni degli anni ’50, caratterizzate da velocità d’esecuzione a precipizio che dimostravano tutta l’abilità
tecnica e improvvisativa di Griffin, questo "Way Out!" non preme il pedale dell’acceleratore al massimo, e Johnny sembra voler dimostrare in questo modo di saper raggiungere comunque livelli di grande potenza anche tenendosi su atmosfere midtempo, perfettamente assecondato da una sezione ritmica (al contrabbasso Wilbur Ware, al pianoforte Kenny Drew e Philly Joe Jones alla batteria) che non ha certo bisogno di ulteriori elogi.
L’unico momento in cui Griffin non ce la fa proprio a trattenersi è nella rilettura di uno dei suoi cavalli di battaglia, "Cherokee" (di cui aveva già dato un’incredibile versione nel proprio album d’esordio); il metronomo accelera all’impazzata, la ritmica emette colonne di fumo e il sax di Griffin parte come un razzo per una corsa che lascia tramortiti. Non meno energici sono comunque i due blues "Hot Sausage" e "Teri’s Tune" mentre il curioso andamento da valzer del tema di "Sunny Monday"
si alterna con uno shuffle dalle movenze da gatto che permette a Griffin di incastonare alcuni tra gli assoli più splendenti della sua carriera.
Queste sortite sono una perpetua fontana di idee, che si svolgono con scioltezza evitando i clichés e dimostrando una maestria creativa che pone Griffin tra i massimi solisti della sua generazione.
Se la prospettiva di affrontare ottobre mette i brividi, "Way Out!" vi riscalderà l’anima e il buonumore con le sue vampate di
energia, che non conosce cedimenti.
Carlo Boccadoro, compositore e direttore d’orchestra, è nato a Macerata nel 1963. Vive e lavora a Milano. Collabora con solisti e orchestre in diverse parti del mondo. E’ autore di numerosi libri di argomento musicale.
Questo testo è tratto da "Lunario della musica: Un disco per ogni giorno dell'anno" pubblicato da Einaudi, per gentile concessione dell'autore e dell'editore.
