Sonny is back: il ritorno di Skrillex

Skrillex è tornato. “Sonny is back”, è il mantra di queste settimane, per chi segue la musica elettronica e non. Il dj e produttore, uno degli artisti di nuova generazione più influenti per la sua capacità di far abbracciare generi e immaginari diversi grazie all’energia della musica, capace di traghettare la dubstep nel mainstream, sta pubblicando una serie di singoli collaborativi che dimostrano ancora una volta la sua poliedricità. Tutti, come pezzi di un grande puzzle, andranno a comporre un nuovo doppio album che uscirà quest’anno dopo un 2022 definito “il periodo più difficile della mia vita”.
L’ultimo singolo, in ordine di tempo, è "Leave Me Like This", che recluta il rapper e cantante del Minnesota Bobby Raps. È il seguito di “Rumble", firmato con Fred Again e l’artista grime britannico MC Flowdan, e di “Way back” con PinkPantheress e Trippie Redd, altre due tracce nuove di zecca. Tre universi sonori molto diversi che vanno dalla black music ai ritmi da rave, sempre con il tocco di Skrillex a fare la differenza. Dietro a “Rumble” c’è un artista con cui Skrillex non solo ha lavorato al sound della canzone, ma con cui si è anche esibito a Londra: si tratta di Four Tet. I due hanno inciso assieme un'altra canzone ancora ufficialmente inedita, "Baby again", che questa estate è diventato uno dei "track id" più richiesti dai fan del genere assieme proprio a "Rumble".
Insieme, due anni fa, avevano pubblicato "Butterflies", uno dei primi segnali del ritorno di Skrillex. Ma tutto si è intensificato nelle ultime settimane. Skrillex, Four Tet e Fred Again hanno tenuto tre performance a sorpresa a Londra: annunciate su Instagram, biglietti bruciati in pochi minuti e durata di quattro ore. Sono stati spoilerati diversi pezzi inediti e fan entusiasti. “Sonny is back”, appunto. Skrillex ha di nuovo voglia di giocare con la musica, di creare, di aprire porte sul futuro, di far incontrare suoni apparentemente distanti.
L'inarrestabile serie di pubblicazioni segue un anno intero di silenzio da parte del produttore, il cui ultimo singolo, prima di questa raffica, risale al 2021, mentre un intero album da solista non si ascolta da “Recess” del 2014. Nel 2015 Skrillex ha collaborato con Diplo per il disco “Jack Ü”, che contiene il singolo "Where Are Ü Now" con Justin Bieber: un progetto iconico con cui Skrillex è arrivato sulla punta della piramide della classifica dei dj e produttori grazie agli otto Grammy Awards totali conquistati in carriera, superando anche i Daft Punk. Le novità, c’è da scommetterci, non sono finite: il 2023 sarà un anno centrale. E l’Italia sarà al centro di questo ritorno in grande stile dopo sette anni in cui non ha calcato un palco nel nostro Paese: è uno dei nomi di punta del cartellone del Nameless Festival, in programma il 2,3,4 giugno ad Annone di Brianza.
Sonny John Moore, meglio conosciuto come Skrillex, ha iniziato la sua carriera musicale nel 2004 unendosi al gruppo “From First to Last”, con cui ha registrato due album in studio, per poi intraprendere la strada da solista a partire dal 2007. Nel 2010 ha iniziato a esibirsi sotto il nome di Skrillex e ha pubblicato il suo primo ep “My Name Is Skrillex”. La consacrazione è arrivata nel 2011, quando, dopo essere stato candidato a cinque nomination ai Grammy Awards, tra cui “Best New Artist”, ne ha conquistati tre. Negli anni successivi ha consolidato il suo talento ottenendo i più prestigiosi riconoscimenti e venendo inserito da DJ Mag nella lista dei 100 migliori producer esistenti per undici anni consecutivi. Tra gli artisti con cui ha lavorato, Damian Marley in “Make It Bun Dem”, che a oggi conta oltre 200 milioni di stream, Rick Ross in “Purple Lamborghini”, parte della colonna sonora del film campione d’incassi “Suicide Squad”, Justin Bieber in “Where Are Ü Now”, che ha quasi raggiunto il primo miliardo di stream, e J Balvin, con cui ha realizzato “In Da Getto”, hit del 2021 con oltre 350 milioni di ascolti.