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Bzrp: sul tetto del mondo, ma restando in cameretta

Shakira è solo l'ultima complice della rivoluzione musicale del dj argentino: il fenomeno.
Bzrp: sul tetto del mondo, ma restando in cameretta

Shakira è stata solamente l’ultima star della musica latina ad accettare di raggiungerlo nella sua cameretta trasformata in studio di registrazione. La diva colombiana doveva togliersi qualche sassolino dalla scarpa e sentiva il bisogno di farlo al più presto possibile: quale migliore formato se non un singolo estemporaneo con Bzrp (si legge Bizarrap), il dj argentino che con le sue “Music sessions” ha infranto da ormai qualche anno tutte le possibili intermediazioni tra lo studio e i fan? Come tutti i precedenti “episodi” – la serialità è ciò che contraddistingue il progetto – delle “Music sessions” del musicista argentino, anche “Bzrp Music Sessions, vol. 53” è nato praticamente in diretta: Bzrp alla consolle, Shakira al microfono, una videocamera a riprendere la coppia mentre il pezzo nasceva. Tutto cotto e mangiato. Il brano, una revenge song che Shakira ha dedicato all’ex Piqué, reo di averla tradita, in meno di dieci giorni ha già superato quota 80 milioni di streams su Spotify e la bellezza di 160 milioni di visualizzazioni su YouTube.

Esperanza Spalding nel 2017 scrisse e incise il suo “Exposure” in 77 ore, trasmettendo tutto in diretta su Facebook. Due anni prima, nel 2015, PJ Harvey aveva idealmente buttato giù le pareti dello studio incidendo il suo “The hope six demolition project” all’interno di un museo, il Somerset House di Londra, in sessioni aperte al pubblico: “Spero che in questo modo i visitatori possano sperimentare di persona l’energia che fluisce durante il processo di registrazione di un disco”, aveva detto. Il progetto di Bzrp, vero nome nome Gonzalo Conde, classe 1998, è leggermente diverso, ma l’obiettivo è lo stesso: far arrivare la musica ai fan direttamente. La serie “Bzrp Music Sessions” nasce nel 2018: “La prima sessione non era nemmeno programmata: quello che volevo fare era filmare Kodigo, di cui ero fan, condividendo la clip in rete affinché scoprissero il suo talento”. Evidentemente la cosa gli è sfuggita di mano. Al format in questi anni hanno partecipato, a turno, quasi tutti gli esponenti di punta della scena latina: da Nicki Nicole alla stessa Shakira, passando per Alemán, Cazzu, Khea, Nathy Peluso, Eladio Carrión, Nicky Jam, Justin Quiles, Anuel AA.

A distanza di quattro anni dal debutto della “Bzrp Music Sessions”, senza peraltro mai aver pubblicato un disco, Bzrp è considerato un gigante della scena latina, che con i suoi video e i suoi brani sulle piattaforme macina milioni, anzi, miliardi di streams. I video pubblicati sul suo canale YouTube ufficiale, che raccoglie tutti gli episodi della serie, hanno superato la cifra clamorosa dei 6,2 miliardi di visualizzazioni. Nel 2020 è stato l’argentino più ascoltato al mondo su Spotify. L’anno successivo non ha fatto il bis per una manciata di streams: si è dovuto accontentare del secondo posto dietro a María Becerra. Il neo campione del mondo Paulo Dybala, 54 milioni di follower su Instagram, la scorsa settimana allo Stadio Olimpico di Roma dopo aver segnato il goal che ha permesso al club della Capitale di battere il Genoa e superare così gli ottavi di finale di Coppa Italia, sotto la curva sud ha esultato indossando un cappellino con su scritto il nome del dj argentino, di cui è fan.

Quevedo: Bzrp Music Sessions. Vol. 52”, frutto dell’incontro con il cantante spagnolo Quevedo, da più di cento giorni macina una media di 6 milioni ogni ventiquattro ore su Spotify – dall’uscita ne ha totalizzati in tutto 953 milioni – e di 3 milioni su YouTube: oltre ad aver conquistato il primo posto nelle classifiche dei principali paesi del mercato latino, ha vinto qualcosa come otto Dischi di platino in Spagna. E pensare che Gonzalo Conde poteva diventare un rockettaro. La madre e il padre in casa ascoltavano Radiohead e PJ Harvey, cercando di avvicinare il figlio a quel mondo. Lui, per reazione, cominciò a mettere in macchina a palla le hit di Skrillex e Diplo, cercando di emulare i dj con le sue composizioni. Oggi l’ex nerd che da ragazzino collezionava le action figures de “Il signore degli anelli” e che iniziò a fare musica giocando con i software di composizione musicale, vanta 33 milioni di ascoltatori mensili su Spotify: “Non avevo nemmeno una scrivania. Mettevo il computer sopra il cuscino e senza tastiera Midi riproducevo le note con i tasti del computer”.

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