Morgan, il nuovo disco prima di Sanremo (‘Per disturbare un po’’)

Intervistato da Marinella Venegoni per La Stampa in occasione del suo compleanno - che festeggerà nella serata di oggi, venerdì 23 dicembre, con una serata evento al Teatro Parioli di Roma alla quale prenderanno parte anche Mauro Pagani, Sergio Cammeriere e Federico Zampaglione - Morgan ha anticipato nuovi dettagli relativi al suo prossimo album di inediti in studio, ideale successore di “Italian Songbook Vol. 2” del 2012 (senza contare i brani presenti in “L'audiolibro di Morgan - Io, l'amore, la musica, gli stronzi e Dio” e la collezione di canzoni “La musica seria”, entrambi del 2020).
Come già rivelato lo scorso mese di giugno, il lavoro è frutto della collaborazione tra l’artista e il paroliere Pasquale Panella:
“Ho scritto un disco con Pasquale Panella, che uscirà con Egea Music prima del Festival, tanto per disturbare un po'. Panella ha scritto 60 poesie per commentare le mie, di poesie, in un libro che è andato in vetta alle classifiche. L'ho trovato geniale e gliele ho musicate. Non ci siamo mai visti, lui è chiuso in una torre d'avorio, con la sua cultura un po' elitaria e impenetrabile. Cantando, le sue parole volano”
Stando a quanto dichiarato dal cantautore e polistrumentista lombardo i testi del nuovo album dovrebbero essere tra quelli già contenuti in “Parole d’aMorgan”, volume edito da Baldini & Castoldi alla fine dello scorso settembre che include anche versi di Panella a commento delle poesie scritte da Morgan incluse nel libro.
L’artista ha poi fornito aggiornamenti sui suoi impegni istituzionali come “consulente musicale esterno” dell’esecutivo guidato da Giorgia Meloni (“Sono ammirato da come si sta comportando”, ha spiegato riferendosi al Presidente del Consiglio: “E’ una persona umile e impegnata, ha deciso di guidare politicamente la compagine e lo sta facendo”), più precisamente del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, che Morgan starebbe “consigliando”:
“Farò divulgazione musicale sul servizio pubblico, sto occupandomi del ministero della Cultura e ci deve essere una collocazione nel discorso televisivo”