Brian Johnson e la morte di Malcolm Young

Il cantante degli AC/DC Brian Johnson ha riflettuto sulla morte, avvenuta nel 2017, del chitarrista Malcolm Young, affermando che quando lui se ne è andato il cuore della band "ha smesso di battere".
Nell'aprile del 2014, il gruppo autraliano annunciò che il fratello di Angus Young si sarebbe "preso una pausa dalla band a causa di problemi di salute". A quel tempo non furono resi noti ulteriori dettagli sulle condizioni del chitarrista generando in questo modo, soprattutto su internet, le più disparate voci al riguardo. Poi ai fan giunse l'amara verità: a Malcolm Young era stata diagnosticata una forma di demenza senile.
Nel suo libro di memorie di prossima uscita 'The Lives of Brian', il 75enne Brian Johnson ricorda così quel triste periodo: "Quando nel 2014 Malcolm lasciò gli AC/DC, il cuore della band ha smesso di battere. Ancora oggi mi manca più di quanto potrei mai esprimere con le parole. Non ha mai perso un colpo, dall'esibizione di un membro della band al benessere di un membro della troupe. Non so come abbia fatto. Aveva i suoi demoni, ma li ha battuti e li ha battuti bene".
Dal punto di vista tecnico, Brian Johnson crede che non ci fosse un chitarrista ritmico migliore di Young. "Il suo modo di suonare la chitarra era magistrale. E dietro quel suono potente, c'era una sottigliezza che i critici musicali non avrebbero mai potuto capire. In piedi alla sua destra sul palco, potevo solo meravigliarmi di quell'uomo. Ma ho tenuto per me la mia ammirazione la maggior parte delle volte perché non era il tipo di uomo cui piaceva ricevere un complimento".
Malcolm Young è morto il 18 novembre 2017. "Aveva solo 64 anni quando la demenza che aveva combattuto per anni alla fine ebbe la meglio su di lui. Un giorno davvero terribile." Il suo posto negli AC/DC è stato preso dal nipote Stevie Young, figlio del fratello Stephen.