Il disco del giorno: Me’Shell Ndegéocello, "Peace Beyond Passion"

Me’Shell Ndegéocello
Peace Beyond Passion (Cd Maverick/Reprise 036246033-2)
Artista impossibile da racchiudere in qualsivoglia definizione, Me’Shell Ndegéocello ha fatto parlare di sé fin dall’apparire del
suo primo album, "Plantation Lullabies". Il disco venne pubblicato dalla Maverick, etichetta discografica fondata e diretta da Madonna, ma la musica di Me’Shell non ha nulla a che vedere con il variegato catalogo pop-dance della Material Girl Ciccone; si tratta invece di un corposo elisir a base di pressoché tutte le correnti musicali esistenti all’interno della storia musicale afroamericana.
Jazz, blues, funk, r&b, rap, hip-hop, soul, vengono distillati da quest’artista fieramente indipendente in composizioni di grande raffinatezza costruttiva, alternando atmosfere fortemente ritmiche, quasi martellanti, con qualche parentesi maggiormente acustica e delicata. La sua voce personalissima è in grado di alternare momenti parlati in stile Talkin’Blues (che talvolta possono ricordare la Grace Jones androgina di "Nightclubbing") a impennate suadenti che tengono in indubbio conto la lezione di artiste come Millie Jackson e Nina Simone.
Me’Shell è anche un eccezionale solista di basso elettrico, in grado di sostenere le fondamenta dei brani con grooves di rocciosa potenza che spingono la tensione ritmica a livelli sempre molto alti conservando sempre una complessità di fondo che allontana questa musica da qualsiasi banale contaminazione dance per affratellarla con forme musicali ben più sofisticate e rilevanti.
I testi dei brani di "Peace Beyond Passion" contengono riferimenti espliciti alla Bibbia mescolati con aspre osservazioni sui rapporti tra uomini e donne, sulla droga, lo sfruttamento razziale e l’emarginazione negli Stati Uniti, non disdegnando immagini violente senza paura di mettere il dito nella piaga.
La ricerca musicale di Me’Shell la porterà verso i lidi saturi e ultracontaminati dell’album "Cookie" e successivamente alla sorprendente svolta interamente acustica di "Bitter", dischi assai poco commerciali che testimoniano l’irrequietezza della sua creatività; ultimamente ha abbandonato la forma canzone per dedicarsi ad un progetto interamente strumentale, "The Spirit
Music Jamia: Dance of the Infidel", dal gusto marcatamente jazz/funk, con risultati sempre eccellenti che riescono a evitare tutti i clichès tipici del genere con bravura senza nulla perdere in immediatezza.
Carlo Boccadoro, compositore e direttore d’orchestra, è nato a Macerata nel 1963. Vive e lavora a Milano. Collabora con solisti e orchestre in diverse parti del mondo. E’ autore di numerosi libri di argomento musicale.
Questo testo è tratto da "Lunario della musica: Un disco per ogni giorno dell'anno" pubblicato da Einaudi, per gentile concessione dell'autore e dell'editore.
