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Roger Waters si schiera sulla questione Cina-Taiwan

L'ex componente dei Pink Floyd è stato intervistato dalla Cnn e ha spiegato la sua posizione
Roger Waters si schiera sulla questione Cina-Taiwan

Roger Waters è noto per le sue prese di posizione senza mezzi termini, che si parli di musica o ancora di più di politica. Quindi sorprende fino a un certo punto, che nel corso di una intervista rilasciata a Michael Smerconish della Cnn a una affermazione del conduttore riguardo la situazione creatasi tra gli Stati Uniti e la Cina per la questione Taiwan, il musicista inglese abbia reagito con veemenza difendendo le ragioni cinesi con queste parole: "Taiwan non è circondata dalla Cina, Taiwan è parte della Cina: è scritto in un trattato riconosciuto a livello internazionale sin dal 1948, prendilo e leggilo!".

Nell'intervista il 78enne Waters – come riporta RaiNews – oltre alla crisi tra Cina e Taiwan ha commentato anche la guerra in Ucraina e la linea intrapresa dal presidente statunitense Joe Biden. A questo proposito il giornalista ha criticato gli elementi apertamente politici presenti nei concerti di Roger Waters – attualmente in tour – segnatamente quando viene mostrato un montaggio di “War Criminals” ed è presente una immagine di Joe Biden.

L'ex Pink Floyd risponde prontamente accusando gli Stati Uniti di non fare da paciere: “Beh, tanto per cominciare sta alimentando il fuoco in Ucraina. È un crimine enorme. Perché gli Stati Uniti d’America non incoraggiano Zelensky a negoziare, evitando la necessità di questa orribile, orrenda guerra?“. Smerconish allora incalza: “Ma lei sta dando la colpa alla parte che è stata invasa. Ha invertito le cose“.

A quel punto Waters per replicare si affida alla storia: “Beh, per qualsiasi guerra si può dire…quando è iniziata? Bisogna guardare alla storia e si può dire: ‘Beh, è iniziata in questo giorno’. Si può dire che è iniziata nel 2008… Questa guerra riguarda fondamentalmente l’azione e la reazione della NATO che si spinge fino al confine russo, cosa che aveva promesso di non fare quando Gorbaciov negoziò il ritiro dell’URSS dall’intera Europa orientale“.

“E il nostro ruolo di liberatori?“, domanda il giornalista. “Non abbiamo alcun ruolo di liberatori“, chiude Waters. I due tornano con la discussione a quanto accaduto durante la seconda guerra mondiale e Roger Waters elargisce un consiglio al giornalista della Cnn: “Ti suggerirei, Michael, di andare a leggere un po’ di più e poi cercare di capire cosa farebbero gli Stati Uniti se i cinesi mettessero missili con armamento nucleare in Messico e Canada…“.

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