U2 e Gladys Knight insigniti del Kennedy Center Honors
Il John F. Kennedy Center for the Performing Arts ha annunciato che gli U2 e Gladys Knight sono tra i premiati che saranno riconosciuti al 45° Kennedy Center Honors per i loro meriti artistici. Tra gli altri artisti che verranno premiati vi sono la "Regina del pop cristiano" Amy Grant, l'attore e regista George Clooney e la compositrice già vincitrice del Premio Pulitzer Tania León. La cerimonia di premiazione avrà luogo a Washington il 4 dicembre.
A seguire sono riportate le dichiarazioni di Gladys Knight e degli U2 riguardo il prestigioso riconoscimento.
Ha detto la 78enne interprete soul e r'n'b: “Non ho parole per dire quanto sono onorata di essere inclusa in questo prestigioso gruppo di persone, sia passate che presenti. Quando da giovane ho iniziato la mia carriera non avrei mai pensato che sarei stata riconosciuta su un palcoscenico come questo, con artisti e filantropi come questi, semplicemente non sarebbe stato pensabile. Sarebbe stato il sogno dei sogni. Sono stata davvero molto fortunata nella mia vita e questo tra tutti i risultati sicuramente sta in cima alla lista. Essere onorata con il Kennedy Center Honoree è uno dei momenti salienti della mia carriera. Accetto con i miei fan, la mia famiglia, i miei amici, il mio team e la mia fede una distinzione così straordinaria. È dedicato a tutti coloro che mi hanno aperto la strada per poter realizzare le meravigliose benedizioni che ho potuto ricevere. L'impegno del Kennedy Center per le arti non ha eguali e sono molto grata per questo momento.”
Gli U2, ovvero Bono, The Edge, Adam Clayton e Larry Mullen Jr., hanno accolto così l'importante onorificenza: “Nel dicembre 1980 abbiamo fatto il nostro primo viaggio oltre Atlantico in America. Il nostro primo spettacolo è stato al Ritz di New York, il secondo, al Bayou di Washington. Allora avevamo grandi sogni, alimentati in parte dalla convinzione comune che l'America sorrida all'Irlanda. E ancora una volta si è rivelato essere vero. Ma anche nei pensieri più folli, non avremmo mai immaginato che 40 anni dopo, saremmo stati invitati a tornare per ricevere una delle più grandi onorificenze della nazione…. È stata una storia d'amore di quattro decenni con il paese e la sua gente, i suoi artisti e la sua cultura. Consideriamo l'America una casa lontano da casa e siamo molto grati al Kennedy Center Honors per averci accolto in questo grande gruppo di artisti straordinari.”