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Dai CCCP alla tv, passando per i Maneskin: storia di “Amandoti”

La perdita che ispirò Ferretti, la prima versione, il successo, la tv, Sanremo. E Amanda Lear.
Dai CCCP alla tv, passando per i Maneskin: storia di “Amandoti”
Credits: Daniela Ferretti

I primi a interpretarla non furono i CCCP di Giovanni Lindo Ferretti, che pure l’aveva scritta (insieme a Massimo Zamboni). Ma Annarella Giudici. La “benemerita soubrette” del leggendario gruppo cantò “Amandoti” nel 1987, tre anni prima che la band la incidesse per l’album “Epica Etica Etnica Pathos”, l’ultimo prima che dalle ceneri della formazione nascessero i CSI, nel corso dello spettacolo teatrale di Ferretti e soci “Allerghia. Atto unico di confusione umana”. E infatti quella contenuta nel disco uscito nel 1990 è intitolata tra parentesi “Sedicente cover”. “Amami ancora / fallo dolcemente / un anno, un mese, un’ora / perdutamente”: facile pensare che dietro versi del genere, appassionati e appassionanti, con l’arrangiamento da ballata da balera o da milonga argentina ad aggiungere ardore, si nasconda il profilo di un’amante. Niente di più sbagliato. “Amandoti”, la cui storia parte da Annarella Giudici e arriva fino allo spot in rotazione televisiva da settimane legata al lancio di una nuova vettura prodotta da una nota casa automobilistica, passando per i Maneskin, è una straziante lettera d’amore ispirata da una grande perdita: quella della nonna di Giovanni Lindo Ferretti.

A rendere celebre la canzone non fu né la versione di Annarella Giudici né quella dei CCCP inclusa di “Epica Etica Etnica Pathos”, ma quella firmata da Gianna Nannini. La rocker senese incise una cover di “Amandoti” per l’album “Perle” del 2004 e fu proprio in quell’occasione che Ferretti raccontò la genesi della canzone, svelandone i segreti: “Quattordici anni fa scrissi 'Amandoti" nel ricordo di mia nonna che se n'era andata lasciandomi un gran vuoto dentro, e quella nostalgia affiora anche dalla versione di Gianna anche se rivolta ad un partner piuttosto che ad uno di famiglia. Parlandoci al telefono, abbiamo scoperto di avere molte cose in comune, la passione per il personaggio di Pia De Tolomei, ad esempio, su cui lei ha scritto un'opera musicale, ma anche un affetto smisurato canzoni popolari come ‘Quando nascesti tu’ o 'Maremma Maremmna’ che fanno parte del nostro patrimonio culturale fin dall'infanzia. Chissà forse un giorno, conoscendoci meglio, potrebbe anche nascere una collaborazione”, disse l’ex leader dei CCCP. I versi gli vennero nell’aia della sua casa natale di Cerreto Alpi, vicino Reggio Emilia: “Ero troppo stanco per spostarmi. Era gennaio e dissi agli altri che solo qui avrei potuto comporre”.

La cover di Gianna Nannini rappresentò una svolta nella storia di “Amandoti”, spalancando alla canzone le porte del successo nazionalpopolare, quasi vent’anni dopo le prime esecuzioni di Annarella Giudici. Tant’è che ancora oggi molti credono che “Amandoti” sia una canzone del repertorio della rocker, ignorandone la storia (Ana Mena, travolta l’anno scorso a Sanremo dalle critiche legate alle eccessive somiglianze tra la sua “Duecentomila ore” e la stessa “Amandoti”, definì quest’ultima “la canzone di Gianna Nannini”, per dire): “Ho scelto 'Amandoti" perché è una canzone-autoritratto. Una confessione a cuore aperto”, ha detto la Nannini del brano scritto da Ferretti. Che sembra aver apprezzato la rilettura: “Da musicista vera, l'ha trasformata in una sua canzone. E io ne sono felice. Non bisogna aver paura, infatti, di veder cambiare forma alla propria musica perché la sua forza sta proprio nella capacità di adattarsi a sensibilità diverse. Io, ad esempio, una volta ho trasformato un pezzo di Battiato in una marcia funebre. Gliel'ho fatta ascoltare con qualche timore e lui s'è complimentato”.

Noemi nel 2009 reinterpretò il brano a “X Factor”, su assist del suo mentore Morgan (una decina d’anni dopo sul palco del talent, nel frattempo emigrato dal palinsesto di Rai2 a quello di SkyUno, avrebbero riproposto la canzone anche i Bowland). In un altro talent, “Amici”, nel 2017 Emma cantò “Amandoti” insieme alla stessa Gianna Nannini, in una puntata del serale di quell’edizione. Nella serata delle cover del Festival di Sanremo 2021, poi vinto da loro con “Zitti e buoni”, la scelta di Damiano David, Victoria De Angelis, Thomas Raggi e Ethan Torchio è ricaduta proprio su “Amandoti”, di cui hanno proposto una versione che deve più alla Nannini che a quella originale dei CCCP. Amanda Lear – vecchia conoscenza di Ferretti e soci, con i quali nel 1988 incise e pubblicò una versione punk rock di “Tomorrow” – raccontò di essere stata contatta da Damiano e soci per cantare insieme a loro sul palco dell’Ariston il brano: “Solo che non c'erano soldi e gli ho detto: ragazzi, sapete oggi quanto costa anche solo un paio di ciglia finte? E allora hanno preso quel tipo con la barba. Comunque li ho amati molto. Peccato che, in generale, mancassero le belle canzoni: sembrava una sfilata di moda, tutto troppo fashion: solo look, pettinatura, vestiti”. Il tipo con la barba, per la cronaca, era Manuel Agnelli, mentore della band ai tempi di “X Factor”, che ha raggiunto Damiano, Victoria, Thomas e Ethan – che nel frattempo hanno inserito “Amandoti” nelle scalette dei loro concerti, insieme alle cover di “Beggin’”, “Womanizer” di Britney Spears, “I wanna be your dog” degli Stooges, “If I can dream” di Elvis – sul palco dell’Arena di Verona lo scorso aprile in occasione del loro primo show italiano dopo il boom mondiale (al Circo Massimo, sabato scorso, era invece assente).

Nello spot che da qualche settimana gira in tv il brano è cantato dall’emergente Lorr, vero nome Laura Salvi, che ha inciso una nuova versione del brano mischiando acustica ed elettronica, con un arrangiamento firmato da Flavio Ibba e Carlo Palmas, già al fianco di – tra gli altri – Laura Pausini, Anna Oxa, Nek, Alessandra Amoroso, tra gli altri. Giovanni Lindo Ferretti, che quando scrisse “Amandoti” aveva 37 anni e ora ne ha 68, continua a cantare il brano nei suoi spettacoli. Annarella Giudici, l’interprete originale, dopo lo scioglimento dei CCCP tornò a vivere sull’Appennino emiliano, prima di aprire un negozio di erboristeria a Reggio Emilia: “Non so quasi niente del loro percorso artistico, non li ho mai seguiti e neanche ascoltati. Il mondo è grande”, ha detto degli ex compagni di band.

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