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Il ritorno dei Porcupine Tree è un terremoto, per la scena rock

È all'insegna del ritorno di Steven Wilson e soci la playlist "I wanna rock" di questa settimana.
Il ritorno dei Porcupine Tree è un terremoto, per la scena rock

Il ritorno dei Porcupine Tree è un terremoto che scuote - nel senso buono del termine, s'intende - la scena rock internazionale. È all'insegna della rinascita della formazione guidata da Steven Wilson, dopo un congelamento durato una decina d'anni, la playlist "I wanna rock" di questa settimana, che raccoglie le uscite più importanti del genere e che fotografa la generazione rock contemporanea, guardando con rispetto ai grandi del passato mentre cerca le voci e i protagonisti di oggi.

"Of the new day", questo il titolo del secondo singolo estratto dal prossimo album di inediti della band britannica, che arriverà nei negozi il 24 giugno, arriva dopo "Harridan": la canzone è costruita attorno a una bellissima e irrequieta acustica prima di trasformarsi in una violenta iperattività strumentale. Steven Wilson, il frontman del gruppo, racconta:

È una canzone di rinascita, che emerge dall’oscurità. Sembra quasi semplice, una tipica ballata in pieno stile Porcupine Tree. Tutto questo fino a quando non si nota che la lunghezza delle barre cambia costantemente, alternando barre nei tradizionali 4/4 a 3/4, da 5/4 ai 6/4, 11/4, quindi la traccia non ha mai un ritmo definito. È quello che a volte i Porcupine Tree sanno fare molto bene, partire da un’idea di base che è quasi intellettuale o matematica, ma che risulta in un modo che suona completamente naturale e comprensibile. O almeno, spero che non sembri che vogliamo essere intelligenti giusto per il gusto di farlo, o che vogliamo mettere la tecnica prima della musicalità. A meno che ovviamente non ci si voglia effettivamente concentrarsi su quel lato della composizione.

Nel 2010, quando i Porcupine Tree, uno dei gruppi rock britannici che più sono riusciti ad abbattere i confini dei generi musicali, si è preso una pausa, Donald Trump conduceva reality, Spotify era ancora in fase embrionale e il mondo andava avanti in modo abbastanza prevedibile. Quando la band si è ritirata dalle scene, dopo aver pubblicato il suo album di maggior successo e aver realizzato il più grande concerto da headliner fino a quel momento, le storie dell'orrore e gli incubi distopici che il paroliere e frontman Steven Wilson descriveva così chiaramente nelle canzoni della band sembravano - fortunatamente - irrealizzabili. Erano fantasie oscure che non sarebbero mai potute accadere. La band rimaneva una brillante anomalia. Oggi, nel 2022, le notizie giornaliere assomigliano ai testi di Wilson diventati brutalmente realtà: un ciclo infinito caratterizzato da demagoghi, decadimenti, malattie, paranoie e complottismo. Il momento adatto per il ritorno sulle scene dei Porcupine Tree (Steven Wilson, Richard Barbieri e Gavin Harrison) dopo il loro inaspettato annuncio alla fine del 2021.

Il nuovo album del gruppo si intitola "Closure/Continuation": è stato registrato sporadicamente e in tranquillità nel corso dell’ultimo decennio e completato nel momento in cui la pandemia ha interrotto i live tra il 2020 e il 2021, periodo che si riflette nei testi irrequieti e spesso travagliati dell'album, che Steven Wilson e compagni suoneranno anche in Italia il 24 ottobre prossimo, sul palco del Mediolanum Forum di Assago, a Milano. 

Dall'uscita del loro ultimo progetto, "Moral panic", a quella del nuovo singolo "Life's coming in slow", i Nothing But Thieves non hanno fatto passare dieci anni, ma giusto qualche mese. Il ritorno deella band capitanata dal cantante Conor Mason è all'insegna della velocità. La canzone fa parte di "Find your line", la colonna sonora ufficiale dell'attesissimo e pluripremiato videogioco "Gran Turismo 7", uscita il 5 marzo per Columbia Records/Sony Interactive Entertainment. Cresce l'attesa per il concerto in programma il 3 aprile prossimo al Fabrique di Milano, mentre il 24 agosto Mason e compagni si esibiranno a Romano d'Ezzelino ( Villa Ca' Cornaro).

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