Canzoni italiane: “Per me è importante” di Tiromancino
“Per me è importante” di Tiromancino
da In CONTINUO MOVIMENTO, Virgin, 2002
Mentre sono ancora in tour, nei Tiromancino si consuma la frattura drammatica con Francesco Zampaglione e la bassista Laura Arzilli, fondatrice del gruppo, che abbandonano per seguire il percorso di Riccardo Sinigallia. Con un gruppo totalmente rimaneggiato, che vede l’ingresso di Andrea Pesce e Piero Monterisi, e le alte aspettative di una major sul groppone, Federico Zampaglione può mettere un punto e a capo su tutto e dare il via a un progetto interamente nuovo. Che porta il vecchio nome: “Il gruppo sono io. I contratti discografici sono firmati con il mio nome, in copertina c’è la mia faccia, e anche per il resto non ho problemi. non è la prima volta che qualche musicista lascia il gruppo. L’unico che c’è fin dalla fondazione sono io; e a volte cambiare dà nuovi stimoli per lavorare meglio” (intervista a «Rockol»).
I momenti di contatto tra In CONTINUO MOVIMENTO, punto di partenza di questa nuova storia, e il predecessore LA DESCRIZIONE DI UN ATTIMO sono più apparenti che sostanziali e hanno a che fare con l’umore notturno e intimista della proposta complessiva: le canzoni si diradano, in alcuni casi polverizzandosi attorno a poche frasi organicamente disposte su tessiture post-trip hop oscure e talvolta piuttosto ardite (la title-track), mentre i testi abbandonano la tendenza a raccontare e si inclinano verso un’introversione radicale, perfetta per il loro tempo (“Polvere”, “Come l’aria”). Ma è una ballad straordinaria e di grande influenza sul pop italiano come “Per me è importante” a far piazza pulita di ogni polemica lasciando parlare la fattura della composizione.
Tenue e atmosferica, scandita da un ritmo lento e rarefatto, si sviluppa partendo da un arpeggio di pianoforte in minore che traccia il tono generale dell’armonia, profondamente malinconica, ricoperta di una coltre di solitudine. Co-firmata con Camilla Triolo, all’epoca partner di Zampaglione, è strutturata come un dialogo a distanza tra due amanti, lasciando sospesa l’ipotesi che ciascuna delle strofe sia un punto di vista diverso dentro la coppia: lui immalinconito nella prima strofa e lei che si stacca dal tema della distanza per pronunciarsi in una sorta di dimostrazione di vicinanza e desiderio di condivisione (“mi piace raccontarti sempre / quello che mi succede”). Che sia probabile o meno questa ipotesi, al centro c’è un dissidio comunicativo nella coppia a cui segue una lontananza forzosa, probabilmente uno dei tanti viaggi necessari nel lavoro del musicista: “Le incomprensioni sono così strane / sarebbe meglio evitarle sempre (…) Domani invece devo ripartire / mi aspetta un altro viaggio”.
Da questa posizione di insicurezza tipica di quelle crisi che si aprono proprio nel momento sbagliato, magari in prossimità di una distanza fisica obbligata, lui sembra cantare come agito da una combinazione fremente di malinconia per i momenti felici (“indelebili emozioni che non posso più scordare”) e sottile preoccupazione di ribadire a lei che è ancora la cosa più importante. naturalmente l’exploit del brano in termini di efficacia espressiva e raffinatezza compositiva è nel ritornello, in particolare in quel verso “e il mio pensiero vola verso te” che sembra concretamente librarsi, attraversare distanze anche siderali riuscendo, per magia della musica, a raggiungerla.
Zampaglione ha il fegato di costruire questo ritornello su un gioco armonico non comune, partendo sull’accordo di quarta maggiore, facendolo seguire da un altro ancora più ardito, tecnicamente assimilabile a un semidiminuito (lo si ascolta bene sul verso “per raggiungere le immagini”), e facendolo si approdare sulla relativa minore: fuori dai tecnicismi, è una soluzione che traduce in musica la tensione, la sospensione della situazione e la sua non risoluzione in modo efficace e distintivo. Importante è anche il ruolo dell’arrangiamento: il colore sopito della strofa viene come venato di ricordi del passato attraverso una striatura di archi leggera eppure insinuante, che tradisce una reminiscenza del suono ottenuto dagli Air per la struggente colonna sonora di IL GIARDINO DELLE VERGINI SUICIDE di Sofia Coppola (in particolare “Playground love”, che sembra una matrice di “Per me è importante”, ma non è da escludere anche l’influenza di “Trouble” degli allora esordienti Coldplay, soprattutto nella ripresa dell’arpeggio pianistico). La tessitura è esaltata e portata a galla nel bridge strumentale dopo il secondo ritornello, che rinuncia a una melodia di riempimento in favore di soffusi suoni di chitarra rovesciata, come un retaggio morbidamente psichedelico anni 60, piuttosto battistiano (alla “Era” o “Non è Francesca”).
Per farsi un’idea di quanto la produzione sia determinante, è sufficiente provare a eseguire il brano in acustico, senza le corpose stratificazioni dell’arrangiamento: pur conservando la sua limpidezza armonica, la canzone suona monca, priva di qualcosa. È un punto essenziale per comprendere perché i Tiromancino, in questo preciso momento, hanno avuto un impatto cruciale nel pop italiano: dove le popstar degli anni Novanta continuavano a importare le coloriture sintetiche più à la page, suonando già vetuste un paio d’anni dopo, i Tiromancino hanno innovato il modo di concepire l’elettronica e il suono in generale, assorbendolo come parte integrante dell’espressione di un romanticismo certamente introverso ma in fondo alla portata di tutti.
A sottolineare la sintesi tra vocazione innovativa e tradizione è anche il video del brano, realizzato dai Direct 2 Brain in computer graphics 3D. Racconta la storia di due omini su un cartello stradale di precedenza che vengono forzatamente separati a causa di un oscuro potere totalitario, ovvero una traduzione brillante e visivamente apocalittica sia del concetto chiave alla base del brano – il canto come strumento per colmare la distanza – sia dell’atmosfera plumbea tinteggiata dalla band.
Scelta con una buona dose di coraggio come singolo di lancio di In CONTINUO MOVIMENTO, “Per me è importante” viene premiata con affetto da un pubblico che ormai non è più quello dei seguaci delle nuove leve più sensibili alle innovazioni, ma è quello nazionale, evidentemente desideroso di inedite soluzioni per cantare l’amore. L’impatto sarà notevole soprattutto su altri autori. Il giovane Tiziano Ferro, per esempio, che in quel periodo ha ideato un nuovo modo di fare musica black in Italia ma cova per sé un futuro da grande melodico italiano. Il cantautore di Latina citerà esplicitamente l’infallibile incipit del ritornello di “Per me è importante” nella sua altrettanto drammatica “Ed ero contentissimo” (“e il mio ricordo ti verrà a trovare”, invece che “cercare”), e si presterà a un duetto celebrativo con Zampaglione nel 2018.
(testo: Camilla Triolo, Federico Zampaglione, musica: Andrea Pesce, F. Zampaglione / © Co.Gi/Gipsy/Universal)
La scheda è tratta, per gentile concessione dell’autore e dell’editore, da “Unadimille – 1000 canzoni italiane dal 2000, raccontate”, edito da Arcana, al quale rimandiamo per le altre 980 schede.
(C) Lit edizioni di Pietro D'Amore s.a.s.
