Loredana Berté creò scandalo andando a Sanremo con il pancione

La sua vita tormentata, le sue canzoni interpretate in modo dolce, graffiante e viscerale, le sue esibizioni anticonformiste sono nelle pagine della storia della musica, per questo ancora oggi Loredana Berté è un’icona. La voce di “Non sono una signora” è tornata all’Ariston nella serata dei duetti del Festival di Sanremo 2022, insieme ad Achille Lauro, dopo che nel 2021 è stata fra i super ospiti durante la kermesse e nel 2019 in gara con “Cosa ti aspetti da me”, brano scritto da Gaetano Curreri degli Stadio, Piero Romitelli e Gerardo Pulli.
Ci sono tante storie che legano la carriera della Berté al Festival: a cominciare dalla prima volta che si presentò nella Città dei Fiori creando scandalo. Era il febbraio del 1986 quando l’artista dall’anima rock, con "Re", si esibì a Sanremo con un pancione finto, “una gravidanza” avvolta in un vestito di pelle nera che lasciò senza parole una parte del Paese. E tutto interpretato con tanto di balletto annesso, per l’occasione disegnato da Franco Miseria. Un evento che sollevò un valanga di polemiche, che Berté ha voluto ricordare. “La mia prima apparizione a Sanremo è stata nel 1986 con il pancione finto – sottolinea Berté attraverso i social - un costume pazzesco disegnato per me dal grande costumista Sabatelli. Per molti è stato un errore, ma per me no. Volevo dimostrare che una donna quando è incinta non è malata ma è ancora più forte. E poi cantavo un pezzo di Mango bellissimo, ‘Re’: è stato il primo pezzo rock mai presentato al Festival. Il primo a iniziare con una chitarra elettrica sul palco. Solo Sting mi capì e mi disse passando: Wow that’ s amazing! Invece la casa discografica mi strappó addirittura il contratto discografico”.