Ma agli Oasis non mancano gli Oasis?

Pensavate che il 2022 fosse l'anno giusto per la reunion degli Oasis, dopo le celebrazioni legate ai venticinque anni passati dai due leggendari concerti a Knewborth Park dell'estate del '96, con film e disco dal vivo? Sbagliavate. L'anno si è aperto con nuove frecciatine volate tra Liam e Noel, i due fratelli-coltelli "eredi" del marchio Oasis. Per festeggiare l'arrivo del nuovo anno, l'1 gennaio scorso Noel, che dei due fratelli è il più grande, ha condiviso con i suoi fan un'anteprima di quello che sarà il prossimo album degli High Flying Birds, il gruppo fondato dopo lo scioglimento, nel 2009, degli Oasis. “Ho finito di abbozzare le canzoni del prossimo album di Noel Gallagher e gli High Flying Birds circa 10 giorni fa. Ho pensato che avreste voluto ascoltare questo piccolo pezzo che, come è accaduto con il brano dello scorso anno, sembra abbastanza appropriato per questo inizio d’anno”, ha scritto il cantautore a proposito di "Trying to find a World that's been and gone: part 1”. Liam ha pensato bene di rispondergli, proprio su Twitter, commendando il post. Con parole tutt'altro che gentili: "Miserabile imbecille, su con il morale, miliardario". E poi, andando più nello specifico, sul pezzo ha detto: "Sto cercando di essere positivo", ma quel pezzo è deprimente". Domanda: ma agli Oasis non mancano gli Oasis? Possibile che guardare le immagini dei due concerti a Knewborth Park di venticinque anni fa, quando erano sul tetto del mondo, e ascoltare come suonavano (con la versione live di "Supersonic" contenuta nel disco dal vivo conquistano la copertina della playlist "I wanna rock"), abbia lasciato Noel e Liam praticamente indifferenti?
Nella playlist, che raccoglie le uscite più importanti del genere e che fotografa la generazione rock contemporanea, guardando con rispetto ai grandi del passato mentre cerca le voci e i protagonisti di oggi, tra le altre cose troviamo anche un estratto di "Medicine at midnight", l'ultimo album dei Foo Fighters. Il disco, qui rappresentato da "Love dies young", è stato definito da Dave Grohl il "Let's dance" della sua band, in riferimento all'album che negli Anni '80 segnò la svolta disco-rock di David Bowie, complice lo zampino di Nile Rodgers degli Chic.
Tra i dischi più attesi del 2022 c'è sicuramente il nuovo dei Kasabian, discograficamente fermi a "For crying out loud" del 2017. Sui dettagli dell'album di Serge Pizzorno e soci non filtra nulla, dalla band. Però i Kasabian hanno offerto un antipasto del lavoro con il singolo "Alygatyr", scritto da Pizzorno e prodotto dallo stesso musicista insieme a Fraser T Smith e missato da Spike Stent, già al fianco di - tra gli altri - Florence and the Machine, Keane, Kooks, Adele, U2, Depeche Mode, Coldplay, Muse, Linkin Park e degli stessi Oasis. Tre minuti di pura adrenalina, tra chitarroni e coretti, puro stile Kasabian: what else?
Non si arresta la scalata dei Maneskin al successo internazionale. La band, che l'1 febbraio aprirà il Festival di Sanremo 2022, tornando sul palco dove tutto cominciò un anno fa con la vittoria con "Zitti e buoni", prima dell'Eurovision, prima dei Dischi di platino vinti ovunque, prima del successo negli Usa, prima dell'apertura per i Rolling Stones, sabato sera si è esibita a Los Angeles sul palco degli iHeartRadio ALTer EGO, insieme a - tra gli altri - Coldplay, Imagine Dragons e Kings of Leon. Il 22 negli Usa suoneranno in un altro programma di punta della tv americana, il "Saturday Night Live", dopo le ospitate al "Tonight Show" di Fallon e da Ellen DeGeneres. E ad aprile Damiano David, Victoria De Angelis, Thomas Raggi e Ethan Torchio, che dopo l'uscita dell'album "Teatro d'ira - vol. I" hanno pubblicato il singolo "Mammamia", si esibiranno a Indio, nel deserto del Colorado, sul palco del Coachella, festival tra i più attesi a livello mondiale.