Queen, Roger Taylor spietato su Sacha Baron Cohen: ‘In 'Bohemian Rhapsody' sarebbe stato un Freddie Mercury di merda’
                                            Tra i 2010 e il 2015 circolarono, con insistenza e frequenza altalenanti, voci relative al coinvolgimento del comico e attore Sacha Baron Cohen nel biopic sui Queen che poi sarebbe diventato il fortunatissimo “Bohemian Rhapsody”: l’inventore di personaggi come Borat, Ali G e Bruno avrebbe dovuto interpretare la parte di Freddie Mercury, ma tensioni con la produzione e - soprattutto - con Brian May e Roger Taylor portarono l’artista britannico a farsi da parte. Il testimone, nel 2016, sarebbe stato raccolto da Rami Malek, volto già noto al pubblico televisivo come protagonista della serie “Mr. Robot” che proprio grazie all’interpretazione dell’indimenticabile frontman britannico avrebbe conquistato nel 2019 un Premio Oscar e un Golden Globe nelle categorie dedicate al miglior attore protagonista.
La mancata partecipazione di Cohen alle riprese di “Bohemian Rhapsody” è stata commentata in modo piuttosto spietato da Roger Taylor, il batterista del gruppo oggi attivo con Adam Lambert alla voce solista che - oggi - insieme a May - rappresenta il nucleo storico della formazione di “Innuendo”: intervistato da Classic Rock, il già partner ritmico di John Deacon - ritiratosi a vita privata alla fine degli anni Novanta - non ha espresso alcun rincrescimento per la mancata collaborazione. Tutt’altro.
“Credo che [Sacha Baron Cohen] sarebbe stato una merda assoluta”, ha spiegato Taylor all’edizione britannica di Classic Rock: “Sacha è invadente. Ed è anche quindici centimetri troppo alto [Cohen è alto 1 metro e 91 centimetri, Mercury misurava un metro e 77 centimetri]. Ho visto i suoi ultimi film e sono giunto alla conclusione che non è un grande attore. Lo vedevo più come un comico sovversivo brillante: ecco, quella sì che è una cosa che gli riesce bene. In ogni caso, credo che Rami abbia fatto un ottimo lavoro interpretando un ruolo quasi impossibile da interpretare. Alla fine, però, ce l’abbiamo fatta: volevamo accompagnare il pubblico in un viaggio, farlo sentire su e poi giù, e alla fine fargli provare gioia”.
“Bohemian Rhapsody” è stato uno dei successi al botteghino più clamorosi delle ultime stagioni, incassando globalmente poco meno di un miliardo di dollari a fronte di spese di produzione pari a 52 milioni di dollari.