Anche sciolti, gli Oasis si riprendono la scena

Anche sciolti, gli Oasis si riprendono la scena rock internazionale. Con l'uscita di "Oasis Knebworth 1996", il disco dal vivo tratto dai due leggendari concerti che nell'estate del '96 videro i fratelli Gallagher imporsi definitivamente come LA band del britpop, Noel e Liam rubano il posto a Foo Fighters, Maneskin e Kasabian. E conquistano di nuovo la copertina della playlist "I wanna rock!", che raccoglie le uscite più importanti del genere.
Sarà che l'affetto del pubblico nei confronti della band non è mai tramontato, in tutti questi anni. Sarà che a distanza di venticinque anni da quei due storici concerti, che arrivarono dopo il successo mondiale dell'album "(What's the story) Morning glory?", quello di "Wonderwall", "Champagne supernova" e "Don't look back in anger", il sound del gruppo resta attualissimo, in grado di comptere tanto con quello di band che negli Anni '90 c'erano già - non si sono sciolte e si sono evolute - quanto con quello di gruppi di nuovissima generazione. Fatto sta che ogni volta che si muove qualcosa intorno agli Oasis, sciolti da più di dieci anni, i fan si mobilitano senza pensarci due volte. Da "Supersonic" - presente nella playlist - a "Some might say", il disco ripercorre la fulminea scalata al successo dei fratelli Gallagher. Sullo sfondo di un’Inghilterra in lenta ripresa dai precedenti dieci anni di recessione, gli Oasis diedero vita ad uno show leggendario, testimoniando la rinascita culturale e artistica che da lì a poco avrebbe dato origine al fenomeno "Cool Britannia".
E se il suono degli Oasis resta attualissimo anche a distanza di venticinque anni, quello dei Foo Fighters si fa invece volutamente retrò. Per il loro ultimo album "Medicine at midnight", del quale qui potete ascoltare "Love dies young", Dave Grohl e soci hanno rinunciato in parte al loro sound abituale per andare a recuperare quello del rock Anni '80, mischiando i chitarroni con i sintetizzatori e le tastiere. "È il nostro 'Let's dance'", ha più volte ripetuto il frontman, riferendosi al disco che nell''83 vide David Bowie buttarsi sulla disco music, complice la collaborazione con Nile Rodgers degli Chic.
Tra le novità più recenti, merita una segnalazione "Alygatyr", il nuovo singolo dei Kasabian. La band stempera l'attesa dei fan legata al nuovo album con un pezzo scritto da Sergio Pizzorno, prodotto dallo stesso musicista insieme a Fraser T Smith e missato da Spike Stent, già al fianco di - tra gli altri - Florence and the Machine, Keane, Kooks, Adele, U2, Depeche Mode, Coldplay, Muse, Linkin Park e degli stessi Oasis. Tre minuti di pura adrenalina, tra chitarroni e coretti, puro stile Kasabian: what else?
A rappresentare la new wave ci pensano i "nostri" Maneskin, ormai inarrestabili dopo il boom negli Usa (coronato dall'apertura del concerto dei Rolling Stones e dalle ospitate negli show di punta della tv americana) e la vittoria del Best Rock agli MTV European Music Awards di Budapest, dove hanno pattuto Coldplay, Killers e Imagine Dragons. Con "Mammamia" Damiano David e soci hanno provato a dimostrare che oltre alla cover di "Beggin'" che a distanza di quattro anni dalla sua pubblicazione ha conquistato TikTok c'è anche dell'altro. Tra riff di chitarra e quel basso trascinante, il pezzo sembra essere stato pensato appositamente per la dimensione dei live: il tour della band riprenderà nel 2022 e sarà lunghissimo. Intanto questo giovedì i Maneskin saranno ospiti della finale di "X Factor", il talent che nel 2017 li lanciò, che si svolgerà al Forum di Assago.