Massimo Cotto: pagine scelte da "Rock is the answer" (6)
È proprio vero che i rocker sono solo cattivi maestri, guide di perdizione e dolore? Con il suo nuovo libro, in uscita il 14 ottobre, Massimo Cotto compone un "breviario rock" in forma di prontuario filosofico: suggestioni e pillole di saggezza da oltre 150 musicisti di ogni generazione e per ogni gusto.
Per gentile concessione dell'editore Marsilio, anticipiamo qui un florilegio di contenuti selezionati dall'autore.
Ci sono due anime in me: una rock e una da cabarettista. Sono tridimensionale e me ne compiaccio. Dobbiamo combattere la specializzazione. Oggi, in America, siamo pieni di radio che trasmettono solo un genere. Dio le benedica, ma perché dobbiamo pensare che tutte le persone siano così limitate da amare un solo genere? Prendiamo ad esempio una coppia come tante, in America: lui bianco, capelli da rasta, lei giapponese. Lei è vegetariana e spirituale, lui adora le bistecche al sangue ed è un po’ più rozzo. Mi sapresti dire che musica ascoltano? No, impossibile. Perché devo pensare che non esista una radio che li accontenti entrambi? Perché non posso pensare che i miei dischi siano perfetti per loro? Io miro a questo: catturare persone che possano apprezzare il mio lato viscerale rock e quello più da intrattenitore di Broadway.
David Lee Roth
Il blues non ha colore. Per molti ragazzi bianchi l’attaccamento al blues è persino superiore a quello che hanno i neri. Cambiano solo le immagini evocate e il contesto. Per i neri, blues è sinonimo di dolore, povertà, sofferenza, perdita. Per i bianchi è il punto di partenza per trovare se stessi e, per farlo, stemperano i toni esorcizzando il blues con il rock. Io ho scoperto il blues grazie a un amico marinaio, quando ancora vivevo a Newcastle-on-Tyne, una triste città portuale. Mi portava i dischi che aveva preso negli Stati Uniti. Io non capivo come mai avessero tutti una facciata rovinata. Ogni disco aveva una facciata rovinata. Solo una. Poi, ho capito. Servivano a proteggere gli articoli più fragili durante la navigazione. Una volta, raccontai questa cosa ad Alexis Korner e lui mi disse che aveva avuto lo stesso problema. Mi disse: “Vedi che il blues serve a qualcosa?”
Eric Burdon, Animals
Questi testi sono tratti da "Rock is the answer" di Massimo Cotto (Marsilio Editore)
