Oasis, parla il regista: "Torneranno insieme". Ma alla proiezione si presenta solo Noel
Jake Scott, il regista di "Oasis Knewbworth 1996", il film-concerto che fa rivivere sul grande schermo le immagini dei due leggendari show tenuti dalla band di "Wonderwall" a Knebworth di fronte a un totale di 250 mila spettatori complessivi, ne è convinto: i fratelli Gallagher prima o poi faranno la pace e torneranno a suonare insieme.
In un'intervista concessa al New Musical Express a pochi giorni dall'uscita del film al cinema, fissata per il prossimo 23 settembre (in Italia arriverà quattro giorni dopo, il 27 settembre, e resterà al cinema come evento speciale anche il 28 e 29, distribuito da Nexo Digital - l'elenco delle sale è disponibile qui), il regista ha detto:
"Se faranno una reunion? Sì, mi piace pensare che succederà. Sarebbe bellissimo. Oggi è tutto così artificiale nella musica: rivedere di nuovo una vera band di rock'n'roll come loro sarebbe fantastico".
Sarà, ma all'evento di presentazione di "Oasis Knebworth 1996", a Londra, si è presentato solamente uno dei due fratelli Gallagher: Noel. L'evento si è svolto al Picturehouse Central e ad un certo punto il cantautore, mente di tutte le hit degli Oasis, è salito sul palco per rispondere ad alcune domande, tra gli applausi dei fan:
"C'eravamo noi, Kate Moss, Damien Hirst, i Blur, i Pulp: il thatcherismo stava per scomparire con questo ragazzo di nome Tony Blair che stava per spazzare via tutto. Non so cosa stavamo cercando di dire collettivamente, ma le persone ci stavano ascoltando. Quel concerto fu un momento celebrativo della cultura giovanile. Se oggi vai a Glastonbury, capisci che quel festival è fottutamente noioso: bandiere ovunque. Da noi non c'era neppure una bandiera, non un cellulare: fu una fotografia di quel momento storico. Siamo stati lungimiranti a filmarlo e a non pubblicarlo all'epoca: se lo avessimo fatto, ora non staremmo qui a parlarne".
Noel ha poi aggiunto:
"In questi 25 anni non siamo cambiati più di tanto. Io forse ho un aspetto migliore, ma Liam è rimasto praticamente lo stesso. All'epoca, però, io ero troppo arrogante per capire quello che stava succedendo".